(a cura della redazione) | Associazione a delinquere finalizzata al commercio di banconote false: sono 8 gli arresti (2 in carcere, 3 ai domiciliari, 3 con di obbligo di firma) eseguiti il 6 dicembre scorso dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli (comandati dal colonnello Giovanni Salerno) e del Nucleo Speciale Polizia Valutaria di Roma (guidati dal colonnello Ugo Poggi), in collaborazione con la Policia spagnola e l’Europol. La base del traffico internazionale di monete contraffatte era a Castellammare di Stabia.
L’intera organizzazione si serviva del “deep web” per la compravendita e i pagamenti avvenivano in moneta virtuale tipo bitcoin poi scambiata con denaro reale in alcuni istituti bancari di Malta. Per le indagini – coordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata – il gruppo individuava i clienti finali, pubblicando annunci riguardanti la vendita di banconote contraffatte (da 20, 50 e 100 euro) su un sito del “deep web”, la parte “invisibile” di Internet utilizzata dai cyber criminali anche per il commercio illegale di patenti di guida e permessi di soggiorno falsi, ma anche di organi e di neonati.
Le banconote contraffate, spesso nascoste dentro libri, arrivavano in Spagna, Portogallo, Olanda, Svezia, Lituania, Slovenia, Austria. Tra i nickname usati dal capo della banda anche quello di “Napoli Group“, divenuto negli ultimi anni un vero e proprio “marchio di garanzia” del falso monetario. I biglietti, stampati nell’hinterland napoletano, venivano acquistati anche dai trafficanti colombiani di monete false. Complessivamente, il valore facciale delle sole banconote false sottoposte a sequestro al termine dell’operazione, ammonta a oltre 150 mila euro. Vedi qui sotto il video pubblicato su YouTube dalla testata di informazione locale “LoStrillone.tv“.