(di Antonio Castellani) | Diverse e distanti, eppure entrambe bellissime e ricche di storia: queste sono il Trentino Alto Adige e la Basilicata, le due regioni del nostro Paese alle quali, nell’ambito del programma numismatico 2017, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha voluto dedicare due argenti, rispettivamente da 5 e da 10 euro in versione proof, emessi ufficialmente lunedì 18 settembre in tremila e quattromila esemplari rispettivamente.
La moneta dedicata al Trentino Alto Adige, da 5 euro, ha le consuete caratteristiche di questa tipologia (titolo 925 millesimi, mm 32 per g 18 di peso) nasce dalle mani sapienti dell’artista Silvia Petrassi che, per il dritto, ha optato per una composizione di elementi del primo nucleo del Castello del Buonconsiglio di Trento, detto Castelvecchio, e della Torre d’Augusto; nel giro, a sinistra, la scritta REPUBBLICA ITALIANA e la data 2017, anno di emissione della moneta; in verticale, a destra, il nome dell’autore.
Uno scorcio prospettico di grande suggestione, elegante ed esaltato dal fondo a specchio, come di grande bellezza appare il rovescio, impostato su di una composizione di scene e particolari decorativi del Castello del Buonconsiglio, tratti dagli affreschi del “Ciclo dei mesi” di Torre Aquila opera del maestro boemo Venceslao, composti in un’aggraziata trifora; in alto, la scritta ITALIA DELLE ARTI; al centro, il valore 5 EURO; a destra il segno di zecca e in esergo il nome TRENTO. Particolarmente curate le iscrizioni, con caratteri realizzati ad hoc per evocare quel medioevo affatto “buio” che a Trento conserva alcuni dei suoi gioielli.
Dalle Alpi al sole del Meridione, per i 10 euro dedicati alla Basilicata (925 millesimi, mm 34 per g 22) , al suo capoluogo Matera e alle architetture – i Sassi – note in tutto il mondo per la loro arcana bellezza. L’artista Maria Angela Cassol ha modellato, per il dritto, una vista della chiesa di Santa Maria de Idris, situata nella parte alta dello sperone roccioso del Montirone, nelle vicinanze di San Pietro Caveoso a Matera; nel giro, la scritta REPUBBLICA ITALIANA con, a destra, il nome CASSOL.
Geniale, senza dubbio, il rovescio sul quale, al brillante fondo proof, fa da perfetto contraltare – in una composizione originale e modernissima – un delicato particolare di affresco che si trova all’interno della chiesa rupestre di Santa Lucia alle Malve; nel campo di sinistra, la R della Zecca di Roma, l’anno di emissione della moneta 2017 e il valore 10 EURO; ad arco, nella parte superiore, la scritta ITALIA DELLE ARTI e, in esergo, la scritta MATERA.
Due vere e proprie perle numismatiche, quelle prodotte da IPZS, che porteranno nelle mani dei collezionisti tutta la bellezza e l’anima stessa di due regioni affascinanti, parte del nostro comune patrimonio e che tutti dovremmo conoscere e contribuire a tutelare.