(di Gerardo Vendemia) | “Il piacere della scoperta”, questo è il sottotitolo di “Ulisse”, una delle più note trasmissioni televisive della Rai. Avrei voluto utilizzare la stessa locuzione per il titolo di questo breve articolo perché sintetizza efficacemente il sentimento che ho provato nel poter avere tra le mani un biglietto mai illustrato. Si notano subito i due cavalli contrapposti nei due cerchi laterali; al centro, sotto il timbro a secco: IL BANCO DI NAPOLI. E ancora: Tiene Creditore il Cassiere Maggiore LIRE CINQUANTA che pagherà contro la presente firmata. Il basso la data, Napoli, 1° Aprile 1867 racchiusa all’interno di un’ampia cornice ricca di piccoli rosoncini e interrotta dai due cerchi già citati e dalle decorazioni angolari, nonché dallo spazio atto a contenere il timbro a secco. A completare il biglietto, le firme manoscritte del ragioniere Granniello, dell’ispettore Cigala e del cassiere maggiore, identificabile probabilmente come Sanibardi. Ritroviamo poi una quarta firma apposta PER QUIETANZA da Mancini nel quadrante in alto a sinistra, già nota su altri biglietti del Banco di Napoli. Il retro, arancio monocromatico, presenta ripetuti più volte il valore in cifre 50 e la dicitura LIRE CINQUANTA all’interno di curati elementi grafici mistilinei.
L’unico esemplare emesso di 50 lire del Banco di Napoli del 1867 (source: author)
Questa banconota, finora conosciuta esclusivamente sotto forma di specimen (mm 168×98, stampata dalla Bradbury Wilkinson di Londra), fu emessa nel 1867 in 100.000 esemplari stampati tra i mesi di gennaio e giugno. Le emissioni portano la data del primo giorno di ogni mese e contano, rispettivamente, 10.000 esemplari ciascuna le prime quattro e 30.000 ciascuna le ultime due. Tutte le sei emissioni sono riportate dal catalogo di Guido Crapanzano ed Ermlindo Giulianini del 2010 (“La cartamoneta italiana. Corpus Notarum Percuniariaum Italiae”, vol. II, p. 664) come NR (non riscontrato), cioè come uno di quei biglietti di cui le uniche conoscenze sono legate a notizie bibliografiche o documentali. L’esemplare qui descritto e illustrato rappresenta pertanto un esemplare unico, essendo il primo, e finora il solo conosciuto tra i biglietti emessi a noi noto.