(a cura della redazione) | Un gruppo di archeologi bulgari ha scoperto di recente un antico, importante tesoro romano composto da ben 2976 monete d’argento (denari) durante alcuni scavi nella Piazza San Nedelya, nel centro della capitale Sofia. Le monete sono state rinvenute all’interno di in un vaso in ceramica, che porta il nome del suo ultimo proprietario inciso sulla superficie; secondo l’iscrizione, l’ultimo proprietario del tesoro fu tale Selvii Calyst, un cittadino romano di origine greca. Le monete risalgono I e al II secolo d.C. e coprono un arco cronologico di circa cento anni. Nel tesoretto sono rappresentati quasi tutti gli imperatori della dinastia degli Antonini così come le loro mogli, figlie o sorelle. Le prime monete risalgono al regno dell’imperatore Vespasiano, mentre la più recente venne emessa durante il regno dell’imperatore Commodo.
Il tesoro di Sofia: in primo piano alcuni denari restaurati, accanto quelli ancora da ripulire, in secondo piano il contenitore (source: web)L’insieme di denari rappresenta il più grande tesoro di monete rinvenuto durante gli scavi di quello che era il sito dell’antica città romana di Serdica. Il rinvenimento dimostra che tra il I e il III secolo d.C. Serdica era una città assai ricca, dal momento che tra i cittadini vi erano mercanti e altri personaggi che potevano permettersi di raccogliere tali quantità di monete in metallo prezioso e tesaurizzarle. Attualmente, il tesoro si trova presso l’Istituto Nazionale di Archeologia dell’Accademia Bulgara delle Scienze, dove le monete sono sottoposte a classificazione e restauro da parte di esperti numismatici bulgari. In seguito, il ripostiglio sarà messo in mostra presso il Museo di Storia di Sofia.