(di Mathias Paoletti) | Dieci anni fa, domenica 23 aprile 2006, si disputava sul circuito di Imola quella che, ad oggi, rimane l’ultima edizione del Gran Premio di Formula 1 di San Marino e che segnò il ritorno alla vittoria di Michael Schumacher – su Ferrari – dopo un digiuno che durava dal Gran Premio degli Stati Uniti del 2005. Sul podio, alle spalle del campione tedesco, si piazzarono Fernando Alonso e il colombiano Juan Pablo Montoya, rispettivamente su Renault e McLaren. La gara segnò la vittoria numero 85 di Schumacher e, per il grande pilota, anche la conquista della pole position numero 66, che infranse il record di Ayrton Senna di 65 pole. La prima edizione del Gran Premio di Formula 1 di San Marino, una delle gare più spettacolari nel calendario del Campionato Mondiale F1, si era svolta nel 1981, sul circuito in seguito intitolato a Enzo e Dino Ferrari di Imola (Bologna) e vide la vittoria del pilota brasiliano Nelson Piquet.
La corsa nacque grazie alla volontà di Enzo Ferrari e della Federazione Auto Motoristica Sammarinese; la forza evocativa dell’Autodromo di Imola crebbe così a livello mondiale grazie ad una storia di eventi sportivi indimenticabili che, nell’immaginario collettivo, fecero del circuito uno dei più leggendari del mondo dei motori. Sul tracciato, fra l’altro, il 1° maggio del 1994 perse la vita uno dei piloti di Formula 1 più amati di tutti i tempi, il brasiliano Ayrton Senna, tre volte campione del mondo. Oggi il circuito ospita, oltre a competizioni automobilistiche di velocità, anche manifestazioni sportive e motoristiche, i test dei veicoli di varie case automobilistiche e motociclistiche, eventi musicali e culturali.
Dopo quella domenica del 2006, San Marino non ha più fatto parte, tuttavia, del principale circuito di gare automobilistiche mondiali, sia per ragioni organizzative e di costi che per il crescente potere della Formula 1 e del suo patron Bernie Ecclestone. Così, dei gran premi disputati sotto la bandiera bianca e azzurra del Titano è rimasto solo il ricordo che l’Ufficio Filatelico Numismatico di San Marino ha voluto riportare d’attualità, nel decennale dell’ultimo Gran Premio, con una moneta in argento proof da 10 euro che sarà messa il commercio il prossimo 29 aprile.
Ideata da Matt Bonaccorsi, designer britannico ormai di casa sul Titano, la moneta – modernissima ed essenziale – raffigura al rovescio un pilota di Formula 1 alla guida della sua monoposto, visto di fronte. Il valore 10 EURO è inciso a finitura proof sul musetto della vettura, dove di solito si trovano il numero della macchina nel ranking Formula 1 e il nome o il marchio della scuderia. In alto 1981 – 2016 1° GRAN PREMIO DI F1 DI SAN MARINO. Il dritto è invece quello istituzionale, con lo stemma di Stato modellato da Antonella Napolione, e anche le caratteristiche del tondello sono quelle usuali: titolo 925 millesimi, mm 34 per g 22 di peso. Tiratura massima prevista, a cura della Zecca di Roma, 4 mila esemplari.
“Questa iniziativa – fanno sapere dall’Ufficio Filatelico Numismatico – conferma il profondo legame tra la Repubblica di San Marino e l’Autodromo Internazionale ‘Enzo e Dino Ferrari’, che ha prodotto nel passato ben ventisei gran premi, con gare che hanno scritto la storia della Formula 1. Alla vigilia di questa commemorazione, inoltre, si aprono interessanti prospettive per la scrittura di nuovi capitoli di questa storia comune”. Non a caso, come riporta il 7 aprile scorso “San Marino News”: “Oggi il presidente di Formula Imola Uberto Selvatico Estense è atteso a San Marino per discutere la possibilità di riportare il Gran Premio di Formula 1 intitolato proprio alla Repubblica. L’occasione della visita è quella di celebrare la ricorrenza del 35° anniversario del Gp e, viste le voci già diffuse nei giorni scorsi il patron parlerà anche del ritorno nel circuito di Imola del Gran Premio di San Marino. Selvatico Estense ne aveva già discusso con il patron di F1 Bernie Ecclestone alcuni giorni fa in Bahrein. Da Imola la volontà è quella di riportare la gara; da San Marino nei giorni scorsi avevano spiegato che il nodo da risolvere è quello relativo agli aspetti economici”.