SUL MERCATO DAL 23 GIUGNO
LA 2 EURO D’ITALIA DEDICATA A TITO LIVIO 

(di Roberto Ganganelli) | Tito Livio: tanto celebre la sua figura, quanto scarse le notizie sua sua vita. Di lui non si conosce il cognome, ma si sa che ebbe i natali a Padova nel 59 a.C. e che presto si trasferì a Roma, dove entrò nelle grazie dell’imperatore Augusto che gli affidò, a quanto pare, l’educazione del nipote adottivo Claudio, futuro imperatore. Di idee conservatrici, improntò tanto la sua vita e che la sua opera ad equilibrio morale e religioso e ad uno spiccato spirito patriottico. Pur sempre critico nei confronti dell’autorità, questo non gli impedì di comprendere lo spirito dei tempi, di ammirare l’opera riformatrice dell’imperatore e di celebrare la pace augustea e la figura stessa di Augusto. Morì a Padova nel 17 d.C.

La scintillante versione proof della nuova 2 euro per Tito Livio (source: IPZS)


Pochi frammenti ci sono pervenuti dei suoi scritti filosofici e retorici, che noi conosciamo soprattutto tramite le testimonianze di autori come Quintiliano e Seneca; la sua opera più nota è rappresentata dalle “Storie”, iniziata tra il 27 ed il 25 a.C. e che lo occupò per tutta la sua vita. E’ probabile che l’opera dovesse comprendere, nel disegno originario, 150 libri e concludersi con la morte di Augusto (14 d.C.). L’autore la pubblicò, man mano che procedeva nella composizione, per sezioni raggruppandole in decadi (10 libri) o pentadi (5 libri), corrispondenti per lo più a cicli di fatti storici.

Dei 142 libri ne rimangono oggi solo 35. Degli altri 107 restano alcuni frammenti e i riassunti che vennero fatti di tutta l’opera, forse ad uso scolastico, ad eccezione dei libri 136 e 137. Con le sue “Storie” Tito Livio si colloca tra i più grandi storici antichi e per questo il Ministero dell’Economia e Finanze, tramite l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ha deciso di celebrarne il bimillenario della scomparsa con una doppia coniazione da 2 euro, in versioni fior di conio e proof.

E’ confezionata in coincard la versione fior di conio della stessa moneta (source: IPZS)


La due versioni della commemorativa sono state emesse ufficialmente venerdì 23 giugno e l’autrice della faccia nazionale è l’artista Claudia Momoni  che ha modellato un busto dello storico romano Tito Livio, tratto da un’opera di Lorenzo Larese Moretti; nel campo di sinistra, RI, monogramma della Repubblica Italiana e C.M. iniziali dell’autrice; nel campo di destra, 17 e 2017, rispettivamente anno della scomparsa di Tito Livio e anno di emissione della moneta, e la R identificativa della Zecca di Roma; in giro, cerchio di globetti e la scritta TITO . LIVIO; nel giro, le dodici stelle dell’Unione Europea.

Il francobollo per Tito Livio emesso da Poste Italiane (source: archive)


La moneta fior di conio è confezionata in coincard, prodotta in 10.000 esemplari e commercializzata dalla Zecca 12,00 euro; la versione proof, in capsula e astuccio, ha invece un contingente limitato a 7000 esemplari ed un prezzo alla fonte di 22,00 euro. Il 2 maggio scorso, con soggetto il medesimo busto marmoreo di Tito Livio che fa parte della collezione Panteon Veneto dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia, Poste Italiane ha anche emesso un francobollo da € 0,95 nel formato di mm 48×40, in 600.000 pezzi, che celebra per gli amanti della filatelia il bimillenario del grande storico latino.