SASSARI RICORDA CON LE MONETE
I SETTE SECOLI DEGLI STATUTI DI CITTA’

(di Antonio Castellani) | E’ stata visitabile dal 18 al 26 maggio presso il Palazzo di Città di Sassari un’interessante mostra numismatica sulle monete coniate in Sardegna tra il 1288 al 1556. Un’esposizione unica nel suo genere che, in sei teche, ha messo in vetrina alcuni tra i pezzi più rari, mai visti nei musei e per la prima volta apprezzabili nella suggestiva sala di Palazzo di Città dove, ogni anno, si svolge la cerimonia dell’Intregu. Alfonsini, reali, mezzi reali e ancora reali minuti, piccioli e minuti, sono soltanto alcune di quelle riconoscibili, esposte nelle teche, e tutte coniate nell’isola nelle zecche di Villa di Chiesa, Cagliari, Sassari, Alghero, Bosa e Porto Torres. A corredo, poi, didascalie e ingrandimenti fotografici, oltre a schede esplicative dei periodi storici. La mostra è stata organizzata nell’ambito degli appuntamenti dedicati alle celebrazioni per i settecento anni degli Statuti sassaresi.

Un bell’esemplare di calino in argento di Pietro IV d’Aragona (1336-1387) coniato a Villa di Chiesa (source: Numismatica Varesi)


“Abbiamo avviato un lungo percorso per far conoscere ai sassaresi e non solo i codici degli ordinamenti legislativi del 1300 – ha detto l’assessore alla Cultura Raffaella Sau – con mostre e workshop che permettono di approfondire la storia della nostra città. E questa esposizione di monete coniate in Sardegna ne è un esempio. La scelta di allestire la mostra a maggio, nel periodo della Cavalcata sarda – ha concluso –, non è casuale. Rientra anzi nell’obiettivo di offrire il maggior spettro di eventi ai tanti turisti che visiteranno la città in questo periodo”.

Minuto in rame di Alfonso V d’Aragona (1416-145( per la zecca di Alghero (source: Heidelberger Münzhandlung Herbert Grün e. K.)

Le monete provenivano da collezioni private e a coadiuvare l’Assessorato alla Cultura nella realizzazione della mostra è stato il professor Enrico Piras, esperto nel campo e socio dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici. Ed è stato lo stesso Piras a sottolineare che “si tratta di una mostra importante perché ospita monete uniche mai presentate altrove, oltre alla collezione completa delle monte coniate a Villa di Chiesa”. L’esposizione è stata possibile grazie al contributo della Fondazione di Sardegna che ha finanziato gli appuntamenti dedicati agli Statuti sassaresi e al contributo della Fondazione “Gabriele Bacchiddu”.