(di Antonio Castellani) | Abbiamo sottolineato, tempo fa, come nella Federazione Russa il centenario della Rivoluzione d’ottobre del 1917 sia passato pressoché sotto silenzio, e del tutto in sordina per quanto riguarda le celebrazioni numismatiche. C’è tuttavia chi, di quell’evento storico, ha scelto di far ampiamente memoria con una moneta e ben due banconote celebrative: si tratta della Transnistria, repubblica autoproclamatasi indipendente il 2 settembre del 1990, non riconosciuta “de iure” dall’ONU e “de facto” ancora parte del territorio della Repubblica di Moldavia.
Sulla bandiera del paese, che è a tutti gli effetti un protettorato russo tollerato dalla comunità internazionale, svettano ancora la falce e il martello e gli stessi simboli sono stati apposti anche sui 10 rubli in argento 925 millesimi emessi poche settimane fa (appena 250 pezzi con diametro di 33 millimetri e peso di 15,55 grammi) sui quali campeggiano Lenin e la bandiera sovietica (al rovescio) in abbinamento con l’emblema nazionale transnistriano (al dritto): un vero tripudio di simboli comunisti e di un’epoca storica ormai passata.
Con l’insegna dell’Ordine della Rivoluzione d’ottobre, storica onorificenza della defunta Unione Sovietica, la Banca centrale della Repubblica di Transnistria ha invece sovrastampato due tagli di banconote, da 1 e 5 rubli, della serie in circolazione dal 2012 con data 2007. Cinquemila biglietti per ogni tipo sono stati sovrastampati, 2017 dei quali sono stati confezionati in un apposito folder speciale e gli altri immessi in circolazione.