(di Mathias Paoletti) | Un secolo e mezzo fa nascevano Rainis e Aspazjia, letterati entrambi, uniti nell’arte come nella vita e nella lotta politica, personaggi emblematici della storia lettone tanto da essere considerati “la coppia più influente” nelle vicende del paese baltico tra XIX e XX secolo. Rainis, scrittore, patriota, rivoluzionario e combattente per l’indipendenza lettone, fu fra gli organizzatori del movimento sociale operaio e fra gli ispiratori della rivoluzione del 1905 in Lettonia contro l’oppressione dei popoli nella Russia zarista. Si rifugiò in Svizzera per sfuggire alla polizia dello zar e stabilitosi a Castagnola, dove passerà lunghi anni di esilio, scrisse il famoso dramma leggendario “Il fuoco e la notte” (1911), opera in cui lasciò intendere l’idea di uno Stato lettone; il dramma fu poi musicato e divenne l’opera lirica nazionale lettone. Altre sue opere furono la tragedia “Giuseppe e i suoi fratelli” che fu tradotta in più lingue, e la fiaba teatrale “Il cavallo d’oro”. La ballata drammatica “Daugava” (1919) ispirò la lotta dei soldati lettoni per l’indipendenza del proprio paese e quando, nel 1920, Rainis rimpatriò, fu accolto dal popolo come simbolo nazionale e culturale della Lettonia dove, in seguito, ricoprì alte cariche statali. Scrisse il libro “Castagnola – sui passi dei ricordi dell’altra patria” (1928) e morì l’anno seguente.
Rainis ed Aspazjia in una foto d’epoca che li ritrae insieme nella loro casa (source: web)Aspazija, compagna di vita di Rainis e nata nello stesso anno, morì invece nel 1943. Geniale poetessa, nelle sue opere espresse bellezza e, al tempo stesso, protesta contro i pregiudizi della società. La sua prima raccolta poetica è “I fiori rossi” (1897). Autrice teatrale, ne “Il velo d’argento”, dramma che fu rappresentato nel 1905, Aspazjia presenta gli avvenimenti politici alla vigilia della rivoluzione che la costrinse, con Rainis, all’esilio. Nel 1920 Aspazija rimpatriò in Lettonia dove riprese a comporre opere teatrali su temi antichi; nel dramma “Aspasia” (1923) ricorre il tema della lotta e della conquista per i diritti delle donne. Le fu conferito, nel 1939. il Premio Nazionale Lettone per i suoi meriti letterari e il suo funerale, nel 1943, si trasformò in una ferma quanto pacata protesta contro l’occupazione tedesca.
La nuova “doppia moneta” lettone dedicata ai due letterati, voce dell’anelito all’indipendenza nazionale (source: web)
Ai due destini di Rainis e Aspazjia, intrecciati nella vita come nell’impegno culturale e civile, la Lettonia ha appena dedicato una originale moneta commemorativa da 5 euro in argento 925/.. dal diametro di 38,61 millimetri e dal peso di 31,47 grammi. Particolarità dell’emissione è l’essere composta di due parti “ad incastro”, ciascuna recante il ritratto di uno due personaggi celebrati e alcuni versi di loro opere. Sulla parte dedicata ad Aspazjia, inoltre, inserti in smalto ricordano la raccolta poetica “I fiori rossi” che rese celebre la sua autrice. L’alternanza tra satinatura e fondo specchio arricchiscono di fascino questa inedita doppia moneta che è stata realizzata in 7 mila esemplari su progetto grafico di Arta Ozola-Jaunaraja e modelli in gesso di Ligita Franckevica.