(di Antonio Castellani) | Quasi ogni città, in Italia, possiede una collezione più o meno cospicua di monete antiche di proprietà comunale: talvolta si tratta di pochi esemplari, raccolti in modo casuale o pervenuti da fonti eterogenee, in altri casi si tratta invece di importanti complessi di reperti numismatici che testimoniano in maniera esemplare la storia del territorio e il suo sviluppo nei millenni. E’ questo il caso di Siena, dove – lo riporta AdnKronos in questo articolo – “La collezione comunale di monete antiche, in particolare etrusche e romane, una volta esposte al Museo archeologico in via della Sapienza e oggi inserite nel percorso museale del Santa Maria della Scala, è stata oggetto di confronto consiliare con l’interrogazione presentata da Giuseppe Giordano (Siena Rinasce) e sottoscritta anche dal collega di gruppo Eugenio Neri”.
Grosso senese in argento da 12 denari della prima metà del XIII secolo (source: Numismatica Ars Classica)Oggetto dell’interrogazione, nello specifico, sono state modalità e tempi previsti per una migliore e più estesa valorizzazione delle monete di proprietà comunale, piccola parte delle quali esposta nel complesso museale di Santa Maria della Scala (105 monete) e, per il resto, conservata nei depositi dei Musei Civici (altri 5 mila esemplari circa tra monete, medaglie e sigilli con esemplari di grande importanza). A dar risposta, l’assessore Massimo Vedovelli il quale ha sottolineato le difficoltà progettuali e museografiche (nonché i costi) legati ad un’esposizione completa della raccolta, come pure le attività di risistemazione e schedatura attuate nel corso del tempo. Lo stesso assessore ha ribadito la volontà dell’amministrazione comunale di realizzare mostre specifiche che, periodicamente, valorizzino nuclei del patrimonio numismatico della città toscana con percorsi a tema e approfondimenti specifici.