(di Antonio Castellani) | L’età moderna, per la Nigeria, inizia il 1° gennaio 1914 con la fusione formale dei due protettorati britannici del Nord e del Sud del paese e la costituzione di un’unica entità istituzionale, sebbene sotto il diretto controllo coloniale della Corona di Londra. Primo passo nel cammino costitutivo di una vera e propria identità nazionale – la Nigeria avrebbe raggiunto l’indipendenza a partire dal 1° ottobre 1960 – quella data è stata ricordata lo scorso anno (data di emissione, 19 dicembre 2014) dalla Central Bank of Nigeria con una banconota celebrativa da 100 naira che oggi arriva finalmente sul mercato internazionale.
La banconota nigeriana da 100 naira ad alta tecnologia (source: web)Sgargiante nei suoi colori di base (viola, rosso, pesca, marrone e verde), il biglietto reca al dritto il ritratto di Chief Obafemi Abolowo, già governatore della regione occidentale del paese africano, con noci di cocco e fiori di cotone. Al retro, cinque figure di giovani nigeriani in abiti tradizionali che danzano, suonano e portano ceste di frutta. Conchiglie e bracciali-moneta rituali completano la raffigurazione. Stampata nel formato di mm 151 x 78, la banconota commemorativa reca in filigrana il ritratto del personaggio effigiato anche al fronte, ed incorpora dotazioni di sicurezza come immagini latenti (il valore 100 e la bandiera nigeriana) nonché un QR Code – è al prima banconota al mondo ad usare questo dispositivo di interazione digitale – che, scansionato con un dispositivo tipo smartphone, collega direttamente ad un sito Internet che racconta la lunga storia della Nigeria e della sua indipendenza.
Il QR Code incorporato al centro del retro del biglietto nigeriano (source: web)E’ un dispositivo, il Quick Recognition Code, ormai presente su giornali e riviste, spazi pubblicitari, comunicazioni istituzionali e perfino sui biglietti di viaggio di compagnie aeree e ferroviarie e che, nella monetazione metallica, è stato impiegato per la prima volta nel 2011 dalla Royal Dutch Mint su alcune coniazioni celebrative. I QR Code sono stati ideati da Denso Wave, una consociata della Toyota, come soluzione alla limitazione del massimo di 20 cifre imposta dai codici a barre cui siamo tutti abituati. Toyota aveva bisogno di qualcosa che potrebbe fornire maggiori informazioni in modo da monitorare più efficacemente le parti di automobili. Un QR Code può rappresentare fino a 7089 numeri o 4296 caratteri alfanumerici, quindi ben oltre la capacità di un codice a barre; è inoltre più piccolo e aggiunge la possibilità, a differenza di un codice a barre, di memorizzare i dati in due dimensioni, sia orizzontalmente che verticalmente. Per leggere i QR Code serve un dispositivo dedicato, ma oggi praticamente ogni telefono cellulare di fascia media o alta è dotato di QR scanner che permettono di far interagire gli oggetti con la rete, collegandoli – come, in questo caso, la banconota nigeriana – a contenuti multimediali o portali di servizi.