PICCOLI MEDAGLIERI CRESCONO: ESPOSTO A IVREA
UN RARO MEDAGLIONE DI ANTONINO PIO 

(a cura della redazione) | Sabato 10 giugno è stata inaugurata, nel percorso del Museo Civico “Pier Alessandro Garda” una nuova vetrina con un reperto di eccezionale valore storico per la città di Ivrea: si tratta di un medaglione in bronzo dell’imperatore Antonino Pio, “esempio – fanno sapere i curatori – della munificenza del sovrano verso un personaggio di spicco locale”. Un medaglione, peraltro, misteriosamente scomparso alcuni anni fa e poi, altrettanto misteriosamente ricomparso nel 2014 fatto pervenire – in forma anonima, assieme ad altre monete e medaglie trafugate dalla raccolta piemontese – al Comune di Ivrea. L’esposizione è stata preceduta dalla schedatura di un primo lotto di monete, che costituiscono la collezione numismatica, con il supporto dell’esperto numismatico della Soprintendenza torinese Federico Barello.

 “Finalmente – ha commentato l’assessore alla Cultura Andrea Benedino – gli eporediesi potranno ammirare questo raro medaglione e una selezione di monete, reperti appartenenti ad una collezione piccola, ma significativa che rappresenta una discreta esemplificazione sia della circolazione in ambito eporediese di età romana sia del collezionismo numismatico locale nel periodo di formazione delle raccolte del museo. Questi reperti sono significativi perché rari e preziosi indizi della vita economica e sociale, nonché artistica di età romana”.

Come noto, i medaglioni sono simili alle monete, ma venivano fatti coniare dall’imperatore per commemorazioni speciali o solenni e presentati o distribuiti come doni personali. “Si tratta – ha spiegato Barello – di oggetti rari, tecnicamente molto curati e circolanti in un ambito estremamente ristretto di personaggi collegati alla corte di Roma (senatori, magistrati, alti ufficiali e funzionari pubblici). Per tali ragioni appare di grande interesse il medaglione celebrante la ‘munificentia’ di Antonino Pio”. Il ritrovamento dell’esemplare avvenne ad Ivrea nel 1900, durante alcuni lavori nella vecchia Piazza D’Armi, tra i resti di mura di un edificio romano.