(di Roberto Ganganelli) | Nel solco di una tradizione ormai consolidata, anche quest’anno la zecca fiorentina Picchiani & Barlacchi ha coniato la propria medaglia calendario che, per l’occasione, è stata dedicata al Giubileo Straordinario della Misericordia e modellata dal maestro toscano Silvano Porcinai. Battuta a freddo, patinata e sfumata a mano, la coniazione – caratteristica, come ogni anno, per il foro centrale – è stata prodotta nel diametro di 60 millimetri in 300 esemplari in bronzo e 50 in argento 925 millesimi.
La “Parabola del figliol prodigo”, celebre episodio evangelico, è stata scelta dall’autore a simboleggiale la misericordia gratuita ed incondizionata del padre che accoglie il figlio nel momento del bisogno, nonostante questi si sia allontanato da lui per condurre un’esistenza dissoluta e abbia ripudiato gli insegnamenti e i valori che gli erano stati inculcati. “Dato il soggetto – scrive Porcinai a commento della medaglia – era facile immaginare un abbraccio fra le due figure e ricalcare il famoso gruppo di Arturo Martini. Per evitare ciò, la figura paterna è verticale e statica, guardinga nel voler vedere con che intenzioni torni il figlio primogenito prima di riunirsi nell’abbraccio pacificatore”.
Un padre, dunque, estremamente umano, il cui atteggiamento viene illuminato dalla grazia divina nel momento in cui, come scrive l’evangelista Luca, egli si rende conto che il figlio primogenito “era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”.
Le due figure si dividono armoniosamente la composizione al dritto: il padre a sinistra, di fronte, il figlio a destra, di profilo e il foro centrale, sopra il quale si accenna il gesto dell’abbraccio, in un certo qual modo sembra completare il modellato stesso, dal punto di vista concettuale, simboleggiando la distanza che ancora persiste tra i due personaggi protagonisti della scena. Delicato il richiamo all’Anno Santo, attraverso un nastro che si sviluppa in basso e a destra ospitando il motto giubilare scelto da papa Francesco e che recita “Misericordioso come il Padre”.
Lo scultore Silvano Porcinai è nato in provincia di Firenze, a Grassina, nel 1950, dove tuttora vive e lavora. Docente presso vari istituti e licei artistici della Toscana, dal 1977 espone con successo in Italia e all’estero e, tra gli altri riconoscimenti, nel 2005 ha vinto il Primo premio nel Simposio internazionale di scultura di Impruneta. Sue opere sono presenti in importanti collezioni private italiane e straniere.