(di Roberto Ganganelli) | Lunedì 8 giugno sarà una data cardine per il calendario numismatico 2015 del Vaticano e per i collezionisti: in quella data, infatti, saranno commercializzate ben tre delle monete previste per quest’anno, di cui una in argento e due in oro. L’attesa, come sempre, è grande sia tra gli appassionati italiani che stranieri, vuoi per la popolarità della figura di papa Francesco che per i soggetti e le loro interpretazioni artistiche, tutte affidate ad artiste italiane ben conosciute e che hanno ricevuto dall’Ufficio Filatelico Numismatico del Governatorato l’incarico di trasporre in tondello – in rigoroso ordine di nominale – la 48a Giornata Mondiale della Pace, il sacramento del Battesimo e la figura dell’evangelista Matteo.
I 5 euro proof (925/.., g 18,00 per mm 32,00) sono opera, per quanto riguarda la modellazione, di Antonella Napolione, mentre i conii sono stati incisi da Claudia Momoni. Realizzati in 6499 esemplari e commercializzati a 58,00 euro, hanno per tema la Giornata Mondiale della Pace che il pontefice ha celebrato il 1° gennaio sul tema “Non più schiavi, ma fratelli” sottolineando nel suo discorso (leggi qui il testo completo) non sotanto il ruolo dei singoli individui ma anche quello degli Stati e delle Organizzazioni intergovernative nello sconfiggere tutte le moderne forme di schiavitù – da quelle legate alla povertà e alla migrazione, allo sfruttamento di donne e minori – concludendo con queste parole: “Sappiamo che Dio chiederà a ciascuno di noi: ‘Che cosa hai fatto del tuo fratello?’ (cfr. Gen 4,9-10). La globalizzazione dell’indifferenza, che oggi pesa sulle vite di tante sorelle e di tanti fratelli, chiede a tutti noi di farci artefici di una globalizzazione della solidarietà e della fraternità, che possa ridare loro la speranza e far loro riprendere con coraggio il cammino attraverso i problemi del nostro tempo e le prospettive nuove che esso porta con sé e che Dio pone nelle nostre mani”.
Il tema della fraternità contrapposto a quello della schiavitù ha trovato forma, sulla moneta da 5 euro, nell’immagine di due uomini che si avvicinano stringendosi la mano: sopra di essi un ponte, simbolo di unione e di accoglienza; ai loro piedi, le catene spezzate dei vincoli che rendono gli individui schiavi di altri esseri umani a causa del bisogno e in nome della corruzione, del denaro, della criminalità. Liberato e liberatore si rivelano così fratelli nell’umanità ed il sorriso del ritratto di papa Francesco – effigiato al dritto – sembra benedire la ritrovata libertà nel segno della pace fraterna. Poche – come d’uso – le iscrizioni: attorno al profilo del pontefice con zucchetto, mozzetta e stola le parole . FRANCISVS . PP. ANNO III . MMXV . e, in piccolo, la firma A. NAPOLIONE; al rovescio, in alto CITTA’ DEL VATICANO e in basso a destra il valore 5 | EURO. Il segno della zecca produttrice, quella di Roma, è collocato sotto l’arcata sinistra del ponte, mentre lungo il taglio è inciso il motto papale MISERANDO ATQVE ELIGENDO con la data + MMXV +.