(a cura della redazione) | E’ solo uno, tra i vari casi che si verificano ogni anno, quello riportato dal quotidiano veronese “L’Arena” del 20 gennaio (leggi qui l’articolo): un facoltoso collezionista ha acquistato un paio di antiche e costose monete e si è ritrovato in mano delle riproduzioni (quasi) perfette, ovviamente prodotte a scopo fraudolento. Gli esemplari sono stati identificati per certo come non genuini da un esperto numismatico londinese, ma che stupisce è che uno degli esemplari provenga dall’Australia, paese – a quanto pare – dal quale arrivano eccellenti falsi di tesori numismatici antichi, ad esempio monete greche e magno greche. A stupire sono, tuttavia, anche i commenti di alcuni lettori postati sul portale de “L’Arena” e che dimostrano come, in media, la passione collezionistica e la numismatica siano lontane dalla sensibilità comune, anzi vengano viste come un’inutile perdita di tempo e uno spreco di denaro. E’ tuttavia evidente, a dispetto dei giudizi parziali di alcuni, che numismatica sia cultura e investimento, testimonianza di storia e segno dei tempi; ed è altrettanto vero che in un paese libero ciascuno impiega i propri denari e il proprio tempo come meglio ritiene.