MONETE E MEDAGLIE, BANCONOTE E FRANCOBOLLI PER CARLO GHEGA, UN VENEZIANO… CELEBRE IN AUSTRIA

In riconoscenza dei suoi alti meriti tecnici e scientifici, l’imperatore Francesco Giuseppe nominò Ghega ispettore generale delle Ferrovie Austriache e consigliere per il Ministero dei lavori pubblici; inoltre, il 22 giugno 1851, lo insignì del titolo nobiliare (Ritter).

Tra il 1855 ed il 1857, Ghega portò a termine la costruzione della linea ferroviaria Lubiana-Trieste, completando così la Rete Ferroviaria Meridionale. Nel 1858 realizzò la linea Innsbruck-Kufstein (tra Tirolo e Baviera). L’anno seguente assunse l’incarico di commissario imperiale a Firenze e Modena per le costruzioni della Strada Ferrata dell’Italia Centrale Bologna-Pistoria-Piacenza. Si volse infine alla progettazione delle linee ferroviarie nel Siebenbürgen (la zona tedesca della Transilvania) e al raccordo con le linee romene.

Gli ultimi anni non furono sereni: amareggiato da ingiuste calunnie sul suo operato e ammalato di tubercolosi, Ghega morì a Vienna, forse suicida, il 14 marzo 1860. Il ricordo di Carl Ritter von Ghega rimase vivo nella memoria degli Austriaci. Nel 1869, in occasione del Congresso delle Ferrovie tedesche, svoltosi nella capitale dell’Impero asburgico, l’Associazione degli Ingegneri e Architetti di Vienna decise di dedicargli un monumento, presso la stazione ferroviaria di Semmering. Su di esso campeggia un medaglione con il ritratto di Ghega, colto di profilo opera dello scultore viennese Franz Pönninger (1832 –1906).

003La medesima associazione istituì inoltre una fondazione per studenti presso l’Istituto politecnico di Vienna (oggi Scuola tecnica superiore). Ancora: un suo busto fu collocato al Technischen Museumdi Vienna. Negli anni Settanta, dopo la soppressione del cimitero di Währing, dove era stato sepolto, il corpo di Ghega venne traslato nello Zentralfriedhof di Vienna, dove gli venne riservata una tomba monumentale su cui campeggia, tra l’altro, una copia del medaglione del Pönninger.

Al Ghega fu dedicata, nel 1967, la banconota da 20 scellini, recante sul recto il ritratto del nostro personaggio e, sul verso, la rappresentazione di uno dei passaggi più arditi del Semmering: il viadotto del Kalte Rinne. La banconota ebbe corso legale fino al 1986.

Inoltre gli vennero dedicati vari francobolli; ad esempio nel 1936, nel 1953 e nel 2012; senza contare altri legati alla Ferrovia del Semmering con l’immancabile rappresentazione del Kalte Rinne.

A Ghega vennero dedicate anche delle medaglie, naturalmente tutte su iniziativa austriaca. Una prima medaglia (coniata in argento nel 1854, Ø mm 38; g 34,2), opera dell’artista praghese Wenzel Seidan (1817-1870), riguarda il Ghega in modo, per così dire, indiretto. La medaglia infatti celebra l’inaugurazione del Semmering, ricordando esplicitamente che il Ghega ne fu il progettista, ed elencando le caratteristiche più spettacolaridi questa ardita tratta ferroviaria (gallerie, viadotti, ponti, distanze e dislivelli).