MEDAGLIE D’AUTORE PER IL PALIO, SIENA E LE SUE CONTRADE

documents-button(di Roberto Ganganelli) | Due Luglio e sedici agosto: non esistono, per Siena ed i Senesi, giorni nell’anno che facciano provare loro sentimenti così intensi di eccitazione, trepidazione, commozione e turbamento. Un dedalo inestricabile di emozioni che rivivono da secoli, con le stesse regole, nella celebre Piazza del Campo, cuore di una delle città più rinomate al mondo. Le due corse, dedicate alla Madonna di Provenzano ed alla Madonna Assunta, sin dalla loro genesi sono indissolubilmente legate al mondo dell’arte. Il Palio, premio che spetta al vincitore,  è da sempre un “drappellone”, il più delle volte di seta, dipinto negli anni da artisti di fama mondiale, vere e proprie opere d’arte gelosamente custodite nei musei delle contrade che se lo aggiudicano. Il più antico ancora intatto e riconosciuto ufficialmente è datato 1697, e si trova nella contrada della Pantera.

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Il Palio e Siena, da secoli un binomio indissolubile intriso di tradizione e di passione popolare (source: web)


Per la prima volta nella sua secolare storia il Palio di Siena si appresta ed essere celebrato anche in una medaglia d’arte, realizzata nello stabilimento Picchiani & Barlacchi di Firenze e valorizzata con una coniazione in metalli preziosi, oro argento e bronzo, in tiratura limitata e garantita su ogni esemplare con numerazione araba progressiva. L’autore dei modelli è Alberto Inglesi, senese purosangue e scultore di fama nazionale, già autore del Palio di agosto del 1995 e di quattro “masgalani”, le sculture d’argento consegnate ogni anno in premio alla contrada con la migliore comparsa nel corteo storico antecedente la corsa. Dai bozzetti preparatori al modello finale ha saputo infondere alla sua creazione tutto l’amore ed il rispetto che nutre, da contradaiolo, verso la giostra medioevale più rinomata al mondo, ma che, per i Senesi, rappresenta l’essenza della vita stessa.

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In anteprima, ecco i modelli d’arte della medaglia di Alberto Inglesi per il Palio di Siena (source: Picchiani & Barlacchi)


Particolarmente suggestivi i soggetti: al dritto, infatti, si coglie come dal cielo una vista di Piazza del Campo, cinta dai suoi palazzi “costretti” e composti nella regolarità del cerchio, in un gioco di intrecci con motivi geometrici modernissimi. Il cerchio è suddiviso secondo gli affacci delle diciassette contrade, micro-mondi che confluiscono nel grande cuore pulsante della piazza dominata dalla mole del Palazzo Comunale e dalla Torre del Mangia. Al rovescio, invece, si coglie quello che è forse il momento più intenso del Palio: quando i “berberi”, allineati dietro il “canapo” secondo l’ordine stabilito dalla sorte, scalpitano in attesa della “mossa” che darà il via alla corsa. Sopra le zampe dei cavalli nessun elemento umano, soltanto il sole accecante e caldo dell’estate senese che, tradizionalmente, fa da cornice al Palio.

La medaglia, prodotta dalla società AP Imprimatur, rappresenta il primo tassello di una serie destinata a collezionisti ed appassionati, con alla base il supporto e la garanzia del Consorzio per la Tutela del Palio di Siena, l’ente preposto alla protezione del patrimonio delle contrade e del Palio di Siena. Alla medaglia dedicata al Palio seguiranno infatti altre diciassette medaglie che andranno a completare la collezione, una per ciascuna delle contrade, realizzate anch’esse da artisti che hanno fatto la storia dell’arte senese nella seconda metà del XX secolo.