(di Mathias Paoletti) | Trecentosettantacinque anni fa, per l’esattezza il giorno di Natale del 1642, nasceva sir Isaac Newton, una delle menti più feconde di ogni tempo, rivoluzionario scienziato che, bel oltre la sua morte avvenuta nel 1727, avrebbe segnato la storia del mondo. Matematico, fisico, filosofo naturale, astronomo, teologo e alchimista, Newton è infatti considerato uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi e fu Presidente della Royal Society.
Noto soprattutto per i suoi studi sulla meccanica, Isaac Newton contribuì in modo fondamentale a più di una branca del sapere. Pubblicò i “Philosophiae Naturalis Principia Mathematica” nel 1687, opera nella quale formalizzò la legge di gravitazione universale – chi non conosce l’aneddoto della mela! – e, attraverso le leggi del moto di cui diede descrizione matematica, stabilì i fondamenti per la meccanica classica. Newton, inoltre, condivise con Leibniz la paternità dello sviluppo del calcolo infinitesimale.
Non tutti sanno, però, che il grande genio nel 1696 venne anche nominato sovrintendente della Royal Mint, la zecca di sua maestà britannica, presso la quale introdusse importanti innovazioni sia tecniche che di organizzazione e controllo di qualità della produzione. Il suo meticoloso rapporto del 1717 dal titolo “The valutation of guinea”, inoltre, fu di supporto alla grande riforma monetaria che gettò le basi del predominio finanziario dell’Inghilterra da quel momento fino all’inizio del XX secolo.
Oggi, la Royal Mint rende omaggio allo scienziato e allo zecchiere con una moneta da 50 pence coniata in ben quattro versioni: cupronichel in finitura BU, argento proof patinata a mano, argento proof piedfort e oro proof. Tutte dalla consueta forma di poligono a sette lati raccordati da angoli smussati, le monete abbinano al ritratto di Elisabetta II un soggetto creato da Aaron West, uno dei graphic designer della Royal Mint, già autore del rovescio delle due sterline per il “Great Fire of London” emesse nel 2016.
Il bozzetto si basa su elementi della cosiddetta “Proposizione 11” tratta dai “Principia Mathematica” di Newton. “Non volevo creare semplicemente un ritratto di Newton. Piuttosto – fa sapere l’autore – ho voluto studiare gli elementi scientifici delle sue teorie, in particolare quelle legate alle leggi che regolano il moto dei corpi nello spazio. La sfida più grande è stata rappresentare questa complessa teoria nell’ambito della moneta”. Ne è nata una suggestiva composizione di cerchi, linee rette e curve con riflessi di grande effetto e con un design moderno e pulito, realista nel solo dettaglio del sole posto al centro della rappresentazione; c’è da credere che Isaac Newton, da “maestro di zecca”, avrebbe gradito un omaggio numismatico del genere.
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