(a cura della redazione) | “Longobardi. Un popolo che cambia la storia”: è questo il titolo dell’importante mostra che, inaugurata il 31 agosto, rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 3 dicembre nelle sale delle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia. Si tratta di un evento culturale di grande rilievo, per il quale quasi cento musei hanno prestato le loro opere. I reperti esposti sono circa trecento e per l’organizzazione dell’evento sono stati necessari ben due anni di lavoro.
Le otto sezioni della mostra raccontano (in un allestimento accattivante curato da Angelo Figus) due secoli di storia durante i quali Pavia fu capitale del Regno. Longobardo Sono trentadue i siti e i centri longobardi rappresentati, diciassette i video originali e le installazioni multimediali, ben cinquantotto i corredi funebri esposti. Tra le opere più interessanti in esposizione, il più antico dei codici contenente l’Editto di Rotari, decine di rarissime e affascinanti monete coniate dai vari ducati, gli scheletri di cavallo e due cani provenienti dalla necropoli di Pogliano Veronese, i corni potori in vetro rinvenuti a Cividale e Castel Trosino e una splendida spada longobarda scelta anche come simbolo della mostra.
La mostra “Longobardi. Un popolo che cambia la storia” si potrà visitare nelle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia dal martedì alla domenica (tra le 10 e le 18), il lunedì dalle 10 alle 13 (solo per visite organizzate). Dopo il 14 dicembre la mostra farà tappa al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e infine all’Ermitage di San Pietroburgo.
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