IN LIBRERIA: “MONETE IMPERIALI ROMANE. NON CATALOGO CON IMMAGINI”

documents-button(di Roberto Ganganelli) | E’ a firma di Carlo Bigi, medico umbro da decenni appassionato e cultore di numismatica, questo volume di 236 pagine a colori pubblicato da Sabbioni Editore (39 euro il prezzo di copertina) e distribuito in esclusiva dallo studio numismatico Eugubium di Andrea Cavicchi. Incuriosisce, innanzi tutto, il sottotitolo dell’opera nel quale – dopo aver specificato che il periodo preso in esame va da Augusto a Vitellio – l’autore definisce la pubblicazione un “Piccolo soccorso al collezionista di monete imperiali romane”. Ce n’è abbastanza per stuzzicare la curiosità e le pagine di “Introduzione” chiariscono quali siano le effettive finalità del libro e il metodo adottato per la sua redazione.

Senza la pretesa di volersi sostituire ad alcuna delle monumentali opere di riferimento del settore (da quelle di Cohen e di Mattingly al “Roman imperial coinage”, fino volumi di Cayon e Calicò, tutti opportunamente elencati da Bigi), l’autore opta per la formula dell’“atlante” inteso in senso classico come raccolta di tavole illustrate inerenti ad una disciplina scientifica – in questo caso, la numismatica imperiale romana – e realizzato allo scopo di fornire una visione d’insieme e una serie di “coordinate di orientamento” nel settore, senza la pretesa della completezza assoluta. Sta di fatto che sono oltre 1700, alla fine, i tipi monetali censiti a partire dalla più importanti aste pubbliche del passato recente e remoto e pertinenti all’arco cronologico dal 27 a.C. al 69 d.C. e ciascuna moneta è illustrata e descritta, con l’aggiunta delle informazioni relative all’incanto di riferimento.

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La copertina dell’atlante numismatico a firma di Carlo Bigi (source: archive)


“Volutamente – scrive inoltre l’autore – non si è voluto indicare come in tutti i cataloghi ‘veri’ il valore” dal momento che sono troppe le variabili che concorrono, passando da un esemplare all’altro dello stesso tipo e col passare del tempo, a determinare il range di possibile collocazione sul mercato di una moneta. Alcune pagine di “Contesto storico”, brevi biografie degli imperatori presi in esame e la bibliografia di riferimento precedono l’atlante vero e proprio all’interno del quale ciascun capitolo si apre con elenchi delle principali legende e tipologie dei dritti. Alle monete in oro, per ciascun imperatore seguono quelle in argento quindi i bronzi; ogni sezione si conclude con le emissioni del relativo imperatore con  altri personaggi. Di qualità le immagini, anche quelle rielaborate a partire da foto non digitali o in bianco e nero provenienti da aste e collezioni “d’epoca”; chiare e sintetiche infine le descrizioni, con riferimenti ai “corpora” e alle “syllogi” principali. Il volume di Carlo Bigi, in definitiva, rappresenta una piacevole e utile “finestra” grazie alla quale possono affacciarsi sull’affascinante settore della moneta romana del primo periodo imperiale tanto i collezionisti numismatici di altri settori che i neofiti e i semplici curiosi, con la certezza di un viaggio affascinante attraverso quello che è stato uno dei periodi più splendenti della monetazione di tutti i tempi.