IN LIBRERIA: “MONETE E ZECCHE
DEL PIEMONTE E VALLE D’AOSTA”

(di Roberto Ganganelli) | “Raccontare la storia regionale attraverso le monete e le antiche zecche”: questo l’intento, espresso dall’autore Elio Biaggi nel sottotitolo di questo volume interamente a colori, di 160 pagine, edito da Susalibri nella collana “Piemonte History”. Un saggio di numismatica che, complice una veste grafica accattivante ed un repertorio di immagini di alto livello, ripropone in forma di sintesi divulgativa – nel senso migliore del termine – il lungo lavoro di ricerca e approfondimento svolto negli anni dal Biaggi e culminato nell’edizione, tra il 1993 e il 1998, dei tre prestigiosi volumi “Otto secoli di storia delle monete sabaude”.

Un’opera maestosa, rimasta da allora come uno dei più approfonditi testi sulla monetazione dei Savoia e delle altre officine monetarie di Piemonte e Valle d’Aosta e di cui il nuovo volumetto rappresenta una sorta di “compendio” sia in termini di ampiezza dei testi che di apparato iconografico; un compendio che, tuttavia, non deroga in alcun modo al rigore e all’organicità di fondo necessarie ad ogni opera di numismatica che si apre con una “Presentazione” nella quale Alberto Bolaffi sottolinea il nesso costante tra ricerca storico-numismatica e collezionismo, approfondimento degli studi e passione antiquaria.

La copertina del volume di Elio Biaggi edito da SusaLibri (source: archive)


Ben quarantasei – in ordine alfabetico, da Acqui a Vergagni – sono le officine monetarie che elio Biaggi prende in esame e, per ciascuna, è presentato un quadro generale di tipo sia storico che numismatico con successiva illustrazione delle tipologie battute; di particolare utilità gli ingrandimenti delle monete che, specie per numerose tipologie di epoca medievale, se riprodotte solo a grandezza naturale renderebbero complessa la leggibilità e poco godibili una serie di dettagli simbolici ed epigrafici che risultano, invece, di grande interesse.

Senza la pretesa di rappresentare un’opera esaustiva né per quanto riguarda le varianti di conio o di legenda, né le seriazioni o l’aspetto delle rarità, l’opera di Elio Biaggi appare meritevole – anche in virtù del prezzo di copertina fissato in soli 9,90 euro – in quanto capace di aprire ad un pubblico giovane e nuovo, oltre che in genere agli appassionati di storia del Piemonte e della Valle d’Aosta, le porte della scienza numismatica, spesso trascurata se non addirittura ignorata. Le antiche monete – quelle piemontesi e valdostane nello specifico – rappresentano una chiave di lettura della storia umana, protagoniste sia del vivere collettivo che di quello individuale e, come tali, sono capaci di suscitare curiosità, stimoli, emozioni.