(a cura della redazione) | Non è raro che cataloghi di mostre a tema storico-archeologico – almeno, di quelle concepite con metodo moderno e multidisciplinare – risultino arricchiti da contenuti numismatici: è il caso del ricco volume edito a corredo della mostra “Augusto” che è stata aperta dal 18 ottobre 2013 al 9 febbraio 2014 alle Scuderie del Quirinale in Roma. Dedicata al bimillenario di colui che, per Roma, rappresentò il definitivo passaggio dall’ordinamento repubblicano a quello imperiale, la maestosa esposizione ha colmato una lacuna importante, dal momento che Roma non dedicava un’esposizione articolata ad Augusto, il primo imperatore della Città eterna, fondatore di una nuova epoca anche dal punto di vista artistico e culturale, addirittura dal lontano 1937.
Circa duecento sono state le opere, tutte straordinarie, prestiti eccezionali dei maggiori musei italiani e internazionali, scelte per illustrare sia la figura di Augusto quale uomo politico ricco di carisma e intuito, sia il periodo storico che seppe forgiare ispirando nuovi linguaggi estetici. Tra esse le monete, descritte nel catalogo sia in quanto testimonianze del tramonto della Repubblica sia come veicoli di propaganda della figura del princeps e delle sue opere a favore del popolo. Nel volume, ottimamente illustrato, non mancano i paralleli iconografici tra numismatica e statuaria né alcuni pregiati esempi di gemme e di intagli, testimonianze di grandi capacità tecnico-artistiche e di un gusto estetico raffinato e complesso. I testi riguardanti la monetazione augustea sono curati da Arnaud Suspéne e il catalogo di 336 pagine, edito da Electa, è disponibile su electaweb.com.
La copertina del catalogo della mostra di Roma (source: web)