ZECCHINO ROMANO | Venne emesso a partire dal pontificato di Benedetto XIII (1724-1730, Pier Francesco Orsini, di Gravina), nel 1728 al titolo di 1000 millesimi ed al peso di g 3,478 (poi ridotto a g 3,425). Rimase in vigore sino a Leone XII (1823-1829).
DOPPIA ROMANA | Da non confondere con la doppia, multiplo da due dello scudo d’oro, venne emessa da Pio VI (1775-1779, Giovanni Angelo Braschi, di Cesena) e rimase in circolazione sino alla fine del pontificato di Gregorio XVI (1831-1846, Bartolomeo Alberto Cappellari, di Belluno). Da sottolineare che, a partire dal pontificato di Pio VII, le zecche papali furono ridotte a due soltanto: Roma e Bologna.
LIRA PONTIFICIA | Dopo l’elezione al soglio pontificio di Pio IX (1846-1878, Giovanni Maria Mastai Ferretti, di Senigallia), la monetazione papale subisce una suddivisione in due fasi: 1846-1866, sistema dello scudo romano, che ebbe per unità lo scudo romano in argento; 1866-1870, sistema della lira pontificia, avente per unità la lira a divisione centesimale. Con il primo sistema furono emessi ancora i nominali da 10, 5, e 2,50 e 1 scudo romani (multipli ed equivalente, rispettivamente, dello scudo romano in argento); con il secondo furono emessi nuovi nominali in oro da 100, 50, 20, 10 e 5 lire (multipli della lira pontificia, equiparata alla lira italiana).