(a cura della redazione) | “Papa Francesco più campione di me nel marciare verso grandi traguardi umani e spirituali”: lo ha detto il campione olimpico Abdon Pamich a margine dell’incontro dello scorso 24 febbraio con il pontefice al quale ha donato, cingendola al suo collo con un gesto “olimpico”, una edizione dedicata della replica della Placchetta del Pellegrino, antico “Testimonium” metallico proveniente dagli archivi della Biblioteca Apostolica Vaticana, svelato poche settimane fa dopo quasi un millennio e riprodotto, sotto le insegne della Biblioteca, dalla storica ditta fiorentina Picchiani & Barlacchi. Anche le Poste Vaticane hanno dedicato all’evento uno speciale annullo filatelico.
“Mi sento onorato che su 60 milioni di pellegrini si siano ricordati di me” ha raccontato emozionato Pamich, uno degli atleti più medagliati nella specialità della marcia 50 km, nonché 40 volte campione italiano su varie distanze che, con i suoi record sportivi, tra cui l’indimenticabile vittoria nella marcia alle Olimpiadi di Tokyo del 1964 e il bronzo a Roma nel 1960, rappresenta idealmente l’emblema del “cammino” e dei grandi marciatori del pellegrinaggio.
Sembra che tra allenamenti e gare il fuoriclasse abbia percorso per oltre tre volte il periplo della Terra. La “marcia” dell’ottantatreenne Pamich prosegue ancora oggi fra allenamenti e gare amatoriali, perché, sostiene, “non bisogna essere sportivi solo per una stagione, ma per tutta la vita”. Anche il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, riferendosi proprio al “Testimonium”, ha descritto i pellegrini quali “eccezionali alfieri di come si raggiunge la vittoria dello spirito, medaglia d’oro senza tempo”.
Pamich si è inoltre recato alla Biblioteca Apostolica Vaticana dove ha consegnato la cartolina con la placchetta e l’annullo a Eleonora Giampiccolo, direttrice del Medagliere Apostolico, e a Giancarlo Alteri, direttore emerito del Medagliere e responsabile del Gabinetto numismatico della Biblioteca Ambrosiana. Con l’occasione, sono state mostrate al campione degli esemplari di medaglie sportive, anche in oro, conservate al Medagliere. “Penso di avere a casa almeno due chili d’oro composti dalle tante medaglie conquistate nella mia lunga carriera sportiva”, ha detto simpaticamente Pamich. L’incontro col pontefice? “Quando ho avuto l’onore di cingergli al collo la Placchetta del Pellegrino ho pensato ‘Questo sì che è un campione, il più grande al mondo’”.