FINALMENTE, DOPO SETTE ANNI DI ATTESA,
LA NUOVA MONETAZIONE BIELORUSSA

(di Roberto Ganganelli) | Poco più di nove milioni e mezzo di abitanti su oltre 207 mila chilometri quadrati di superficie: ecco, in due dati statistici, la Repubblica di Bielorussia che, resasi indipendente dall’Unione Sovietica nel 1990 e riconosciuta come tale nel 1991, si appresta ad effettuare un’operazione storica dal punto di vista monetario. A partire dal 1° luglio 2016, infatti, il rublo bielorusso – la valuta a corso legale del paese – sarà finalmente ridenominato. Una decisione sancita con un editto del presidente della Repubblica (il N. 450 del 4 novembre 2015) e che porterà alla sostituzione di tutte le banconote emesse a partire dal 2000 e attualmente in uso. Ogni 10 mila vecchi rubli se ne otterrà uno nuovo, con una sforbiciata di ben quattro zeri. In tal modo, a Minsk e dintorni potranno tornare a circolare anche gli spiccioli dato che il nuovo copeco sarà equivalente al taglio cartaceo minimo oggi in uso, quello dal 100 rubli.

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Otto tagli, colorati, moderni e sicuri, per il rublo bielorusso ridenominato in circolazione dal 1° luglio prossimo (source: archive)


Dopo oltre un quarto di secolo di attesa, dunque, la Bielorussia avrà la sua prima serie di monete metalliche di circolazione (fino ad oggi il paese ha emesso solo monete celebrative, alcune bellissime, per i collezionisti). In ogni caso, le sette banconote e le otto monete della nuova serie bielorussa ridenominata erano state progettate per essere emesse già nel 2009, stampate le prime dallo stabilimento poligrafico De La Rue in Gran Bretagna e le seconde coniate in parte dalla zecca slovacca di Kreminca e per il resto dalla Lithuanian Mint, ma la perdurante crisi economica ha portato il presidente Aleksandr Lukašenko e il governo a differire l’introduzione della nuova monetazione in attesa di tempi migliori, una volta ottenute la stabilizzazione della situazione economica ed un rallentamento dell’inflazione.

I nuovi biglietti della serie 2009 hanno tagli da 5, 10, 20, 50, 100, 200 e 500 rubli mentre saranno otto le monete metalliche (da 1, 2, 5, 10, 20, e 50 copechi, e da 1 e 2 rubli) che saranno messe in circolazione a partire dall’inizio di luglio. Dopo un ovvio periodo di doppia circolazione, nel corso dei prossimi cinque anni – dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 – sarà comunque possibile, presso le banche del paese, il cambio dei vecchi rubli con i nuovi, senza restrizioni di importo e senza commissioni.

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Svetlana Nekrasova, capo designer del Dipartimento Circolazione monetaria della Banca Centrale di Minsk, spiega in conferenza stampa il “concept” delle nuove monete (source: web)


Il “concept” generale delle nuove banconote si sviluppa al motto di “La Bielorussia è il mio paese”. Ogni banconota, infatti, è dedicata ad una delle regioni della Bielorussia o alla città di Minsk. I 5 rubli, che aprono la serie, riportano al fronte la “Belaya Vezha”, ossia l’antica torre medievale simbolo della città di Kamenets, nella regione di Brest; al retro una composizione di oggetti tipici della cultura slava, tra cui una ruota in legno e un frammento di cintura in pelle; colori base, marrone e ocra. Sui 10 rubli, colore base l’azzurro, al fronte campeggia la chiesa del Salvatore e della Trasfigurazione di Polotsk, nella regione di Vitebsk, mentre al retro appare una composizione dedicata alle arti applicate, in particolare la scultura, la gioielleria e l’editoria. Il palazzo di Rumyantsev-Paskevich, a Gomel, in abbinamento ad una veduta della città di Turov, ad una campana e ad un frammento di codice miniato sono i soggetti della banconota da 20 rubli, che ha per tema la spiritualità del popolo bielorusso; colore base, il giallo.

Veste di verde, invece, ed è dedicata all’arte la banconota da 50 rubli che al dritto riporta una veduta dall’alto del castello di Mir, nella regione di Grodno, e al rovescio una penna, un manoscritto, una lira con fronde d’alloro. Al teatro e alla cultura popolare è invece riservato il taglio da 100 rubli, basato su toni di turchese, con al fronte il castello di Radziwill a Nesvizh, nella regione di Minsk; al retro un violino, un tamburello, una “zhaleyka” (strumento in legno “suonato dal vento”) e alcuni personaggi del teatro di marionette.

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Essenziali e simboliche, ecco le otto nuove monete metalliche di Bielorussia (source: archive)


Il Museo Regionale d’Arte della città di Mogilev campeggia sul fronte del taglio da 200 rubli, caratterizzato da toni di blu e violetto, mentre al retro il “collage” ha per tema alcuni simboli dell’autonomia cittadina (la chiave d’oro e il sigillo civico, elementi in ferro battuto e piastrelle smaltate. La serie si conclude con la banconota da 500 rubli (pari a 5.000.000 di rubli pre-riforma), stampata a toni di rosa, blu e verde smeraldo. Soggetto, la moderna sede della Biblioteca Nazionale di Minsk e, al retro, una composizione dedicata alla letteratura.

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La confezione in cui sarà commercializzata la prima serie bielorussa (source: web)


Le nuove monete bielorusse – che saranno comunque introdotte con data 2009 – sono semplici e simboliche al tempo stesso. Se i dritti di tutti i tagli sono infatti occupati dall’emblema di Stato, dal nome del paese e dal millesimo di coniazione (non di emissione, in questo caso!), i rovesci presentano il valore con elementi ornamentali tradizionali. In particolare, sulle monete da 1, 2 e 5 copechi (in acciaio placcato di rame) il motivo decorativo evoca, nella tradizione della “Russia Bianca”, salute e prosperità; sui tagli da 10, 20 e 50 copechi coniati in acciaio placcato d’ottone, invece, il motivo floreale evoca fertilità e forza vitale; sul rublo in acciaio ricoperto di nichel e sulla bimetallica da 2 rubli (anello in nichel-ottone e disco centrale in acciaio placcato di nichel) appare invece un motivo cruciforme che indica l’aspirazione di ogni individuo alla libertà e alla felicità. Sui due rubli, al dritto, appare infine – ripetuto più volte, a separare il nome BELARUS e la data 2009 sull’anello esterno della moneta – il “Bagach”, motivo ornamentale tipico della tradizione del paese.