(di Antonio Castellani) | Ambienti vicini alla Commissione Europea fanno sapere che non ci dovrebbero esserci problemi nel prevedere, entro il giugno del prossimo anno, che in tutti i paesi dell’Eurozona (ad esclusione di Andorra, Monaco, San Marino e il Vaticano, che sono solo convenzionati nell’usare l’euro) possano realizzare un’emissione congiunta da 2 euro dedicata ai trent’anni anni dall’adozione della bandiera europea (azzurra, con dodici stelle dorate disposte in cerchio). Anche se la bandiera viene comunemente associata all’Unione Europea, essa venne adottata inizialmente come simbolo del Consiglio d’Europa e pensata per rappresentare l’intera Europa geografica, e non una particolare organizzazione come la stessa. La bandiera venne formalmente adottata dall’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, approvando la proposta del rappresentante irlandese Gerard Slevin, il 25 ottobre 1955, decisione ratificata dal Comitato dei Ministri tenutosi a Parigi l’8 dicembre dello stesso anno. I capi di Stato e di governo della Comunità Europea, riuniti i a Milano nel giugno 1985 decisero, col beneplacito del Consiglio d’Europa, che la bandiera europea diventasse emblema ufficiale anche della Comunità Economica Europea. Infine l’Unione, istituita con il Trattato di Maastricht nel 1992 dai medesimi membri della C.E.E., adottò contestualmente la medesima bandiera europea con le dodici stelle dorate su campo blu. Da allora la bandiera rappresenta congiuntamente sia il Consiglio d’Europa, che l’Unione Europea.