EDITORIALE: NOVITA’ E SORPRESE IN VISTA DALLE TRE ZECCHE D’ITALIA

(di Roberto Ganganelli) | Cari amici numismatici, un nuovo anno è iniziato e, come ciascuno di noi ha appeso in casa un calendario nuovo di zecca, anche “Il giornale della numismatica” mette in linea – perdonateci il gioco di parole – i “nuovi calendari di zecca”, ossia i programmi definitivi delle emissioni previste da parte di Italia, San Marino e Vaticano per i dodici mesi a venire (leggi la sezione “Area italiana” a questo indirizzo). Programmi già completi nella sostanza, anche se non del tutto chiari e dettagliati nella forma, dal momento che si conoscono, di fatto, solo le tematiche e i nominali che saranno emessi, ma non le date di commercializzazione, né i prezzi e le tirature delle varie emissioni. Lacune, tuttavia, che contiamo di colmare progressivamente aggiornando con continuità le pagine in oggetto in modo da garantire, come sempre, un’informazione completa e tempestiva.

Da notare l’interesse di tutti i paesi dell’area italiana per le monete da 2 euro: se il Vaticano, infatti, ne emetterà come al solito una – ma stavolta in doppia versione: Fdc e, per la prima volta in assoluto, anche proof – San Marino ha deciso di sfruttare la possibilità di emettere due bimetalliche diverse all’anno solare dedicandole rispettivamente a Dante ALighieri, nel 750° della nascita, e al quarto di secolo dalla riunificazione tedesca. Entrambe le monete, per di più, saranno replicate in fondo specchio per essere inserite nella divisionale “tirata a lucido” del Titano.

Per quanto riguarda l’Italia, invece, saranno ben tre le tipologie da 2 euro che vedranno la luce nel corso del 2015: una bimetallica per l’Expo di Milano 2015 sarà emessa sia in fior di conio che in proof, una per il padre della lingua italiana sarà “blisterata” in finitura Fdc e un’ulteriore commemorativa sarà, infine, appannaggio del 30° anniversario della bandiera europea, nell’ambito di un giro continentale voluto da Bruxelles. Quali, tra queste 2 euro, finiranno anche nelle divisionali Fdc e proof tricolori non è ancora dato saperlo con certezza, ma il dato sicuro e positivo è che la Zecca ha compreso come non siano le monete da 20 e 50 euro in oro – pur splendide e prestigiose – a stimolare l’interesse di nuovi collezionisti, bensì gli “spiccioli” commemorativi di costo accessibile e di qualità elevata, compresi quelli che finiscono nella normale circolazione e, con un po’ di fortuna, si possono acquisire in banca al valore facciale. E ora, serve un passo ulteriore: guardare fin d’ora al 2016 per dare alla luce, almeno in Italia (San Marino e Vaticano hanno vincoli di tetto di emissione che rende difficile l’operazione) una commemorativa da commercializzare al nudo valore nominale, una moneta “popolare” – magari che dia il via ad una serie tematica – e che possa riportare la curiosità per la numismatica in tutte le case e, soprattutto, tra i più giovani.