(di Antonio Castellani) | Il 27 giugno prossimo la Repubblica di San Marino, tramite l’Ufficio Filatelico Numismatico, metterà sul mercato le due divisionali dell’anno in versione fior di conio. La prima, composta dei solo otto tagli da 1 centesimo a 2 euro, quelli comuni a tutta l’Eurozona, sarà prodotta in 15 mila blister al prezzo di 26,00 euro (più IVA e spese di spedizione per i clienti in Italia) e sarà caratterizzata quest’anno da un packaging tutto incentrato su una delle raffigurazioni artistiche più note del santo patrono e fondatore della Repubblica.
“San Marino benedice la città” di Bartolomeo Gennari, uno dei dipinti simbolo della storia della Repubblica (source: web)
Si legge nel comunicato ufficiale: “La Sala del Consiglio dei XII, piccola sala di rappresentanza in stile cinquecentesco all’interno del Palazzo Pubblico, ospita una delle più note immagini del Santo Marino, raffigurato mentre benedice il Monte Titano. Tradizionalmente attribuito al Guercino, il dipinto è stato recentemente riconosciuto come opera del suo allievo e collaboratore Bartolomeo Gennari (1594-1661). Il celebre ritratto del Santo viene riprodotto sulla moneta da 20 centesimi dal 2002. Il 3 settembre di ogni anno, giorno che la liturgia dedica alla venerazione di San Marino, viene celebrata la Festa di Fondazione della Repubblica con un solenne cerimoniale che si svolge prima all’interno della Basilica del Santo e poi nel Palazzo Pubblico alla presenza delle maggiori autorità civili e religiose e con grande partecipazione da parte dei cittadini. Ancora oggi, come nei secoli passati, in occasione della nomina semestrale dei nuovi Capitani Reggenti, i membri del Consiglio Grande e Generale, prima della formale votazione nell’aula consiliare, ricorrono alla ispirazione del Santo e di nuovo il Santo viene invocato dai Capitani Reggenti nel solenne giuramento proferito all’atto della loro investitura”.
L’originale dritto della moneta da 5 euro modellato da Matt Bonaccorsi con il Titano e le Tre Penne “poggiate” sulla Terra (source: UFN RSM)
La seconda versione della serie annuale in fior di conio conterrà invece, come consuetudine, anche una moneta d’argento da 5 euro che è stata disegnata dall’artista inglese Matt Bonaccorsi e dedicata alla Giornata internazionale della Madre Terra. Un conio che riporta l’attenzione dei collezionisti sul tema dell’ecologia e del rispetto del pianeta; un rispetto che dovrebbe essere di tutti gli abitanti del mondo e dei governanti, al fine di salvaguardare quello che è l’unico habitat possibile per la specie umana. Istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2009, la Giornata internazionale della Madre Terra ricorre il 22 aprile.
Dal pianeta Terra germoglia la vita: questo il messaggio del moderno rovescio della commemorativa sammarinese (source: UFN RSM)
“Numerose nazioni – sottolineano dal Titano – commemorano questo evento attraverso la promozione della salvaguardia dei sistemi ecologici del pianeta e la lotta contro la distruzione degli ecosistemi, l’esaurimento delle risorse fossili e l’inquinamento di aria, acqua e suolo. La moneta d’argento da cinque euro raffigura il pianeta con un germoglio, segno che solo attraverso la conservazione delle risorse naturali la vita potrà ritornare a percorrere il suo ciclo virtuoso”. Anche il dritto richiama lo stesso messaggio, con Bonaccorsi che ha collocato le Tre Penne simbolo di San Marino sul pianeta, avvolte da rami e da un nastro di gusto antico – quasi medaglistico – che si snoda e contiene il nome del paese emittente. Moderno, invece, l’aspetto del rovescio, con una composizione di scritte in diagonale di forte impatto grafico e con la sola lettera R della Zecca di Roma – che ha curato la coniazione – a indicare l’orientamento.
La versione con moneta in argento della divisionale sammarinese 2016 sarà prodotta in un massimo di 13 mila confezioni, e messa in vendita a 41,00 euro, al solito escluse l’IVA e le spese di spedizione. Per altre informazioni e contatti, il sito dell’Ufficio Filatelico Numismatico di San Marino è raggiungibile cliccando qui.