Buono, buonissimo, il nostro eroe, addirittura un santo secondo le il movimento nato in occasione del IV centenario del 1892 e mirato alla canonizzazione di Colombo; oppure, al contrario, cattivo, cattivissimo, quasi un diavolo? E’ veramente, Colombo, un rivoluzionario e un simbolo come afferma Washington Irving? Un rivoluzionario perché la sua scoperta rivoluzionò la scienza, la geografia, la filosofia, l’agricoltura, il diritto, la religione, l’etica, l’arte di governo; un simbolo perché anticipò l’esplosione delle libertà individuali. Ma c’è anche chi, come i pellerossa, fanno dell’eroe Colombo un’emerita canaglia: non uno scopritore ma un invasore, e dei peggiori. Per gli afroamericani non è il primo immigrato ma il primo schiavista. Per gli ecologisti la figura del devastatore della natura si sostituisce a quella dell’esploratore. Genocidi, sfruttamento, evangelizzazione come sterminio. Per Hans Koning “è osceno celebrare Colombo, la cui storia è una storia di orrori”, mentre per Russel Means “Hitler al confronto è un giovane delinquente”.
Ma poi è stato veramente Colombo a scoprire il nuovo mondo? Già, lui cercava le Indie ed era convinto, e lo rimase a lungo, di essere sbarcato proprio lì (mentre fu Vespucci a scoprire di essere arrivato in un continente del tutto ignoto). Erik Wahlgren sostiene che sarebbero stati i Vichinghi – secondo un’antichissima tradizione orale islandese – secoli prima di Colombo a mettere piede per primi sul continente americano.
Ma se Colombo non fu il primo, fu comunque l’unico a tornare indietro e a raccontare la sua scoperta prima in un messaggio rinchiuso in una botticella e affidato al mare, poi in una specie di “conferenza stampa”, appena sbarcato in Spagna. Anche le rotte seguite sono controverse. Se John Dyson ne dà per scontata una, avendo ripercorso con una caravella identica alla “Nina” il viaggio di Colombo, l’ammiraglio Eliot Morrison propone rotte molto diverse. Dove sbarcò Colombo? A San Salvador, come sostiene Samuel Eliot Morrison o nella vicina isola di Samana Cay, come afferma la National Geographic Society?