(a cura della redazione) | Il mondo della moneta e della banconota, oltre che un affascinante settore di studi e di collezionismo, è anche una vera e propri industria e, come tutti i settori produttivi, subisce ciclicamente fasi di crescita e di crisi. Lo sta sperimentando la storica compagnia britannica De La Rue la quale, nonostante i 202 anni di attività e i circa 150 paesi per i quali stampa o ha stampato banconote, vede i propri conti ben lontano dall’essere positivi come in passato. In un articolo pubblicato di recente dal quotidiano “The Guardian” (leggi qui) si sottolinea infatti come l’azienda abbia subito un vero e proprio crollo degli utili e sia stata costretta a tagliare drasticamente i dividendi ai propri azionisti.
Una delle linee di packaging dello stabilimento poligrafico De La Rue (source: web)Tra le cause della crisi di De La Rue vi sono gli aumentati costi della carta e della stampa, la concorrenza e anche il mutato cambio tra sterlina ed euro, che soprattutto da un anno a questa parte ha svantaggiato la valuta britannica. Tutto rientra negli scenari previsti, in ogni caso, come fanno sapere dalla dirigenza del gruppo poligrafico che, del resto, guarda con fiducia al futuro essendosi aggiudicato, proprio lo scorso ottobre, un contratto decennale con la Bank of England per la stampa delle nuovissime banconote di Londra che saranno prodotte su supporto polimerico e con tecnologie all’avanguardia.