(informazione pubblicitaria) La vendita di numismatica di Aste Bolaffi conferma lo stato di salute del mercato
Si è chiusa con un risultato totale di 2,6 milioni di euro, l’80% dei lotti venduti e una straordinaria partecipazione di collezionisti la vendita di Numismatica organizzata da Aste Bolaffi andata in scena a Torino il 9 e il 10 luglio, la prima asta in sala dopo il lockdown. Quasi mille i partecipanti sia italiani sia stranieri connessi via web, integrando la presenza in sala, comunque superiore alle aspettative.+
Nel capitolo della monetazione di Casa Savoia si trovano i top lot della vendita, in particolare il Carlino per la Sardegna del 1773 di Vittorio Amedeo III, esemplare molto raro e apparso di rado in asta pubblica, salito fino a 67.100 euro (lotto 792). Seguono tre monete aggiudicate a 51.200 euro ciascuna: il 100 lire 1880 di Umberto I (lotto 908), il 20 Lire Aquila Sabauda 1902 Ancoretta (lotto 929) e la prova del 20 Lire Aratrice 1912 (lotto 1080). Da segnalare anche l’80 Lire 1821 di Vittorio Emanuele, acquistato a 46.300 euro (lotto 804).
Tra gli altri migliori risultati dell’asta spiccano quelli del prestigioso aureo di Faustina Junior (lotto 250, 13.400 euro) e, tra le coniazioni estere, del 5 Pounds 1826 di Giorgio IV (lotto 1189, 40.200 euro).
“Nonostante la situazione generale degli ultimi mesi, abbiamo registrato un incremento nel numero di clienti, in particolare esteri – commenta Gabriele Tonello, responsabile del dipartimento di Numismatica di Aste Bolaffi – Il successo dell’asta dimostra che il mercato è in salute, come testimonia l’alto numero di nuovi appassionati, e quanto le monete siano percepite quali solide forme alternative di investimento”.