Dopo la guerra, Boninsegna prosegue con continuità la sua attività di artista realizzando sculture, dipinti, bassorilievi anche per la decorazione di edifici: in qualità di illustratore, ad esempio, disegna il diploma conferito, assieme ad un’apposita medaglia, a quanti vengono riconosciuti dal regime fascista come partecipanti alla Marcia su Roma del 18 ottobre 1922.
Alcune splendide coniazioni di grande modulo contraddistinguono gli anni Venti e Trenta nella produzione di Boninsegna, ormai riconosciuto tra le firme più prestigiose della modellistica d’arte italiana. Citiamo qui i solenni ed elaborati modelli per il centenario voltiano del 1927, quelli dell’anno precedente – poetici e lievissimi nei modellati di sfondo – per le celebrazioni francescane, oltre ad alcune medaglie per Pio XI.
Altri soggetti sono l’Anno Santo 1925, il IV centenario della morte di Emanuele Filiberto di Savoia, il XIV centenario di fondazione dell’Abbazia di Montecassino, il secolo di attività della Cassa di Risparmio di Ferrara, senza contare altri ritratti di personaggi storici ed opere realizzate per committenze all’apparenza meno “nobili” ma che, in virtù della bravura dello scultore, grazie alla medaglia ricevono omaggi prestigiosi (ad esempio il Gruppo sportivo della Società Nafta di Genova).