Dalla turbolenta regione euroasiatica arriva anche un’altra particolare novità per i collezionisti: per sopperire alla carenza di spiccioli metallici e aggirare le difficoltà e i costi di produzione di tali tagli, infatti, è stata immessa in circolazione – sempre il 22 agosto – un’inedita serie di curiose monete composite. Nei tagli da 1, 3, 5 e 10 rubli, queste “coniazioni” sono realizzate in un materiale plastico non specificato, dotate di microlettering e di elementi di sicurezza rilevabili ai raggi ultravioletti e infrarossi.
Al dritto, queste innovative emissioni – più simili a gettoni da casinò che a monete tradizionali – riportano i personaggi soggetto delle banconote di pari valore che sostituiscono, mentre al rovescio vi è un tappeto di losanghe colorate, di loghi della Banca centrale e di indicazioni del valore con la data 2014. Particolari anche le forme: se il rublo ha profilo circolare, infatti, i 3 rubli sono quadrati, i 5 rubli pentagonali e i 10 rubli esagonali, tutti con spigoli arrotondati. Colori base, rispettivamente, l’ocra, il verde, il celeste e il rosa. Diametro 26 millimetri per i due tagli minori, 28 per quelli più elevati per uno spessore di 1,20 millimetri. Ignoto, infine, il contingente prodotto per ciascun taglio di questa serie di monete che, secondo alcuni, rappresenta una delle frontiere future nella produzione di denaro a motivo della leggerezza, della possibilità di inserire avanziati elementi di sicurezza e caratteristiche smart e, soprattutto, dal fatto di non impiegare risorse naturali – quali sono i metalli – di per sé disponibili sul pianeta in quantità sempre più limitata.
La serie di monete composite emessa dalla Transnistria per sostituire alcuni tagli di monete metalliche e di banconote (source: Republic Bank of Trans-Dniestr)