(sponsored by BMP). Nella settimana breve di contrattazioni che ha concluso il mese di marzo (venerdì 30 i mercati internazionali sono rimasti chiusi), l’oro ha di fatto annullato i guadagni della settimana precedente limando al ribasso la quotazione in euro fino a perdere in quattro sedute oltre un punto e mezzo percentuale.
Sintesi della settimana | Dopo aver sfiorato i 35 euro per grammo nel corso della settimana precedente, l’oro ha visto contrarsi il prezzo in euro fino al fixing di giovedì 29, a quota 34,95 euro.
Sintesi del mese | Gli ultimi trenta giorni di contrattazioni si risolvono con una sorta di “nulla di fatto” dal momento che il metallo prezioso, in lento calo fino al 20 di marzo, dopo la fiammata che in pochi giorni ha fatto schizzare il grammo a quota 35,09 euro, si è riportato di fatto sui livelli di inizio periodo. Per l’esattezza, il -0,44% finale corrisponde a -15 centesimi di euro sul prezzo dell’unità di fino; relativamente ampia, pari a 84 centesimi di euro, la forbice di oscillazione.
Sintesi dell’anno | Si appesantisce, con l’ultima settimana, il risultato mobile nell’arco dei 365 giorni: dal 29 marzo 2017 alla stessa data del 2018, infatti, il metallo prezioso sconta un -7,63% pari a -2,85 euro sul prezzo del grammo d’oro. Nel periodo, il fixing ha oscillato in un range di ampiezza 4,91 euro fra il minimo di periodo a 33,98 euro del 12 dicembre scorso e il massimo a quota 38,89 toccato il 12 aprile 2017. Concludiamo, al solito, con la performance nell’anno solare 2017: -1,42% alla data del 29 marzo.