(di Roberto Ganganelli) | Il 24 maggio del 1915, un secolo fa, l’Italia entrava nel I Conflitto Mondiale schierandosi, alleata di Francia e Gran Bretagna, contro gli Imperi Centrali. Da quel giorno al 4 novembre 1918 oltre 650 mila italiani avrebbero perso la vita sui campi di battaglia, per le ferite riportate o per le conseguenze della guerra; altri 950 mila circa sarebbero stati i feriti, innumerevoli i mutilati. Questo il prezzo delle “terre irredente” del Trentino, della Venezia Giulia e della penisola d’Istria che, a seguito dei trattati di pace, avrebbero completato l’Unità nazionale. Nel mezzo le battaglie dell’Isonzo, il fango delle trincee, le contese sulle cime alpine e Caporetto, senza contare i milioni di vicende individuali che, sommate l’una all’altra, avrebbero scritto la storia del nostro Paese.
Un conflitto, quello combattuto sul fronte italiano, che si inquadra in un contesto ben più vasto e che avrebbe comportato conseguenze per l’assetto dell’Europa intera nei decenni seguenti; un conflitto che, già dallo scorso anno, varie officine monetarie stanno commemorando con emissioni speciali destinate ai collezionisti. Ad esse si è appena aggiunto l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato che, come previsto dal calendario emissioni diramato ad inizio 2015, ha emesso una moneta da 10 euro in argento proof che ha corso legale dal 5 maggio. “Una moneta per recuperare la memoria storica e promuovere la pace – fanno sapere dalla Zecca – questo vuole rappresentare l’emissione dedicata al Centenario della Prima Guerra Mondiale, quel 24 maggio 1915, data in cui l’Italia prese parte alla Grande Guerra, che coinvolse tragicamente ventotto nazioni, cambiandone inesorabilmente il destino”.
Manifesto di propaganda per il prestito nazionale durante la Grande Guerra (source: archive)La coniazione (Ag 925/.., mm 34 per g 22 di peso) prevede una produzione di cinquemila esemplari e, nei soggetti, rende omaggio alle opere di due grandi artisti italiani che furono attivi nell’esprimere, dopo la fine del conflitto, i sentimenti di omaggio nei confronti delle tante vittime. Il dritto, non a caso, in una cornice circolare di rami d’alloro e di quercia mostra il busto frontale rappresentativo dell’Italia, il capo cinto da benda e stella a cinque punte, l’espressione mesta: si tratta di un dettaglio della “Vittoria Alata” dello scultore Cesare Busnelli realizzata per il Monumento ai Caduti di Meda; nel giro, la scritta REPUBBLICA ITALIANA; alla base del busto l’anno di emissione 2015 e il nome dell’autrice L. DE SIMONI.
La solenne 10 euro in argento che l’Italia dedica al centenario della I Guerra Mondiale (source: Ipzs)Al rovescio, essenziale ed asciutto a differenza del dritto, che è in tipico stile floreale-decò, campeggia il gruppo scultoreo “Il Sacrificio” realizzato da Leonardo Bistolfi (1859-1933) per il Monumento a Vittorio Emanuele II in Roma, raffigurante un eroe morente che, sorretto da un uomo in catene reso libero dal suo sacrificio, riceve un bacio da una figura femminile, personificazione della Libertà e della Famiglia; nel campo di sinistra, il valore EURO 10 su due righe; alla base dell’opera, la legenda CENTENARIO PRIMA GUERRA MONDIALE e il nome dell’autrice U. PERNAZZA; nel campo di destra il segno di zecca. La commemorativa è commercializzata alla fonte al prezzo di 60,00 euro.