(dal nostro inviato Mathias Paoletti) | Poche settimane or sono si è tenuta negli Stati Uniti l’assemblea annuale dell’Ainp, l’Associazione Internazionale dei Numismatici Professionisti che, oltre a discutere di questioni interne e riguardanti il mercato globale delle monete antiche e moderne, come di consueto si è anche pronunciata per l’assegnazione del “Book Prize”, il riconoscimento che il sodalizio ogni anno conferisce ad un’opera di numismatica o argomento affine e che, a livello mondiale, si sia distinta per importanza, valore scientifico, completezza ed originalità. Tra gli undici titoli in lizza per la quindicesima edizione del premio vi erano opere importanti come “Le monnayage de Maxence” di Vincent Drost, “Die alexandrinischen Gaumünzen der römischen Kaiserzeit” di Manfred Weber e Angelo Geissen e “Moneta visigoda. Investigación y collezionismo en España (siglos XIX-XX)” a firma di Isabel Rodriguez Casanova, Alberto J. Canto Garcia e Jesus Vico Monteoliva, tutte edite nel corso del periodo 2013-2015.
La copertina del IV volume sulle monete di Milano, vincitore del “Book Prize” Ainp 2015 (source: Crippa Numismatica)Due i titoli italiani in nomination a New Orleans: “Le monete di Paestum tra I° sec. a.C. e I° sec. d.C. Analisi dei coni” edita dalla Società Numismatica Italiana, curata da Federico Carbone, e “Le monete di Milano” di Carlo e Silvana Crippa che, con il quarto volume pubblicato pochi mesi or sono e dedicato alle coniazioni da Desiderio re dei Longobardi a Ludovico il Bavaro e Azzone Visconti (periodo 757-1329) completa un lavoro di ricerca durato un trentennio e che ha ricostruito fin nei minimi dettagli la produzione di una delle officine monetarie più importanti nel panorama italiano. Tra l’ovvia soddisfazione di tutti gli studiosi e i collezionisti di monete del nostro paese, il “Book Prize” Ainp edizione 2015 è stato assegnato – con ampio concorso di consensi – proprio all’opera dedicata alla zecca di Milano il cui primo volume, in ordine di tempo, ha visto la luce nel lontano 1986 (si trattava di quello dedicato alla monetazione visconteo-sforzesca) e al quale è seguito, nel 1990, la parte relativa alla dominazione spagnola, dal 1535 al 1706. Nel 1997 viene pubblicato il terzo volume relativo alle emissioni a partire dal dominio su Milano dagli Austriaci alla chiusura della zecca (dal 1706 al 1892).
Carlo Crippa nel suo studio di Milano (source: Corriere della Sera)Commerciante professionista di lungo corso, conosciuto e stimato in Italia e all’estero, Carlo Crippa rappresenta al meglio quella grande tradizione italiana che, soprattutto nell’Ottocento e nel primo Novecento, ha saputo coniugare il supporto alla passione collezionistica dei privati con la ricerca scientifica, la divulgazione con l’approfondimento, l’amore per le monete e la storia con l’attività mercantile. A riprova vi sono i tanti riconoscimenti pubblici ricevuti nel corso del tempo, dal Premio Tevere al Premio “Albino Bazzi”: una carriera, insomma, fuori dal comune – anche se vissuta, da autentico gentiluomo, lontano dai riflettori e senza clamori – che ha fatto meritare a Crippa perfino un lusinghiero articolo nel “Corriere della Sera” del 15 giugno scorso.