(di Antonio Castellani) | La East India Company ha annunciato il 23 giugno l’emissione di una serie di monete in oro e in argento per celebrare il 200° anniversario della fine dell’era della ghinea, storica coniazione aurea inglese soppiantata, giusto due secoli fa, dalla sovrana d’oro tuttora “felicemente regnante”. La nuova gamma è composta da cinque pezzature d’oro e due d’argento. Con il lancio di questa serie, East India Company amplia la propria offerta nel mercato del bullion ricollegandosi ad una tradizione plurisecolare. Il presidente della Compagnia delle Indie Orientali e amministratore delegato, Sanjiv Mehta, ha commentato l’iniziativa sottolineando come “la storia numismatica della Compagnia è unica al mondo. Essa, infatti, è stato l’unico soggetto privato che ha avuto diritto di coniare una propria moneta. La nostra gamma di bullion coin è dunque il ricordo di un passato glorioso come pure una moderna iniziativa commerciale nel campo della monetazione da collezione”.
Il 22 giugno del 1816, la ghinea del valore di ventuno scellini venne sostituita dalla sovrana “leggera” da 20 scellini. Duecento anni dopo La Compagnia delle Indie Orientali, sulle cui navi milioni di ghinee si sono diffuse in tutto il mondo, rende omaggio all’arte e alla storia di questo nominale con una serie di cinque valori in oro che vanno dal pezzo cinque ghinee a quello da una, mezza, un quarto e un terzo. Sui tondelli, battuti a nome del governo di Saint Helena (tuttora parte del Commonwealth) reca il ritratto di Elisabetta II al dritto e, al rovescio, elementi iconografici ed araldici ispirati alle ghinee originali. Disponibile anche una ghinea in argento da 5 once con finiture in oro.
Il nome della ghinea ebbe origine a causa del fatto che gran parte dell’oro che venne utilizzato per produrre le monete fu acquistato dalla Royal African Company in Africa occidentale. Le prime ghinee furono coniate nel 1663 e la Royal African Company ottenne il diritto di includere il proprio marchio o un insegna (tipicamente, un piccolo elefante) appena sotto il busto o l’effigie del sovrano.
La storia numismatica della East India Company risale invece al 1657 quando Carlo II (che regnò dal 1660 al 1685) concesse alla società il diritto di coniare una propria moneta per il territorio di Bombay, in India. La società aprì così proprie zecche a Bombay, Madras e Calcutta ed è stata l’unica società privata ad aver avuto una propria monetazione autorizzata, ancora oggi oggetto dell’interesse di molti collezionisti sparsi in tutto il mondo. Il collegamento tra la Compagnia delle Indie Orientali e la ghinea è significativo anche perché l’oro utilizzato durante il regno di Giorgio II (che regnò 1727 al 1760) per battere le ghinee venne fornito proprio dalla East India Company (queste monete sono indicati con le lettere EIC sotto il ritratto del re).
Dal 2012, la East India Company è tornata sul mercato mondiale emettendo monete-lingotto a corso legale in collaborazione con il governo di Saint Helena, in origine territorio controllato proprio dalla società mercantile britannica. Le monete sono disponibili per l’acquisto negli shop della Compagnia di Londra ed Edimburgo. Contingenti molto ridotti per coniazioni di prestigio e dal prezzo decisamente elevato: la moneta da cinque ghinee, ad esempio, è limitata a soli 200 pezzi e ghinea a 2016 pezzi. Per quanto riguarda le serie, il set di tre monete costituito dai una, mezza e un quarto di ghinea è disponibile in soli 500 astucci; il set di cinque monete che comprende tutte le denominazioni è invece stato prodotto in soli 100 cofanetti.