VIDEONEWS: SILVER EAGLE,
DA TRENT’ANNI IL DOLLARO PIU’ AMATO

(di Antonio Castellani) | Era il 29 ottobre di trent’anni fa quando, presso la zecca federale di San Francisco, l’allora segretario al Tesoro americano James A. Baker III, premendo un pulsante, avviò ufficialmente la coniazione dei nuovissimi dollari in argento tipo Eagle, sottolineando l’importanza dell’evento per la numismatica americana con queste parole: “Come vedete, non c’è bisogno di una pala e di un piccone per dare il via alla ‘corsa all’argento’ di San Francisco del 1986!”. Da allora alla fine del 2015, dalle presse delle officine della United States Mint di San Francisco, Philadelphia e West Point sono usciti la bellezza di circa 463 milioni di questi celeberrimi dollari bullion (purezza 99,9%) che, per la loro bellezza ed il loro fascino, si sono fatti apprezzare sia dagli investitori in metallo prezioso che dai collezionisti numismatici di tutto il mondo. In versione fior di conio e fondo specchio, singole o in rotolini da 20 esemplari, le Silver Eagle hanno così scritto una pagina di storia nella recente monetazione americana.

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Il dollaro Silver Eagle del trentennale, quello con millesimo 2016 (source: U.S. Mint)


La loro storia inizia tuttavia, in un certo senso, addirittura un secolo fa quando il modello della “Walking Liberty” realizzato dall’artista Adolph A. Weinman venne approvato dalle autorità federali come rovescio della moneta da mezzo dollaro in argento che sarebbe stata coniata, da allora, fino al 1947. Una composizione elegante caratterizzata da una figura femminile – la Libertà personificata – rivestita del drappo a stelle e strisce e in cammino verso il sole nascente. Uniche iscrizioni la parola LIBERTY lungo il bordo, il motto IN GOD WE TRUST, la data di coniazione. Tutto nuovo, invece, il dritto sul quale John Mercanti compose, nel 1986, una marziale aquila araldica americana sormontata dalle tredici stelle delle colonie originarie; lungo il bordo UNITED STATES OF AMERICA 1 OZ. FINE SILVER – 1 DOLLAR; sotto l’aquila, a sinistra, il segno di zecca e a destra le iniziali JM dell’autore.

La Silver Eagle – nonostante il peso di un’oncia troy (31,103 grammi) e il diametro di ben 40,6 millimetri, che non lo rende certo maneggevole – è a tutti gli effetti una moneta a corso legale negli Stati Uniti d’America, quindi può teoricamente essere spesa per il controvalore di un dollaro e, secondo quanto previsto dalle leggi federali, i cittadini possono anche usare queste monete in quantità come parte del loro “Individual Retirement Account”, il conto pensionistico individuale.

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Per passione, ma anche per investimento: uno dei rotolini commercializzati dalla zecca americana (source: archive)


Non tutti sanno che, alla base della scelta del governo americano di coniare le Silver Eagle, vi furono anche precise ragioni politiche ed economiche; l’argento per la coniazione, infatti, proviene dalle riserve federali degli Stati Uniti e, dopo la coniazione, le monete rimangono in buona parte nella disponibilità di cittadini americani. In questo modo, dal 1986 ad oggi, Washington ha utilizzato i dollari in argento per contribuire al bilancio federale diffondendo, tra centinaia di migliaia di cittadini, l’abitudine all’investimento in metallo prezioso attraverso queste ormai leggendarie coniazioni.

A titolo di curiosità, escludendo le emissioni 2016 ancora in corso e quelle – soprattutto proof – per le quali non si dispone di dati precisi – in trent’anni di produzione la U.S. Mint ha trasformato in dollari Silver Eagle la bellezza di quasi 13.395 tonnellate d’argento. Questa e altre notizie si possono scoprire anche grazie ad un interessante video pubblicato su “YouTube” e che potete visualizzare qui sotto.