(a cura della redazione) | Il Ponte di Tiberio a Rimini, snodo viario strategico, fu iniziato dall’imperatore Augusto nel 14 d.C. ed ultimato dall’imperatore Tiberio nel 21 d.C. Fu costruito interamente in pietra, utilizzando come elementi di fondazione dei robusti pali di quercia conficcati nelle argille che, oggi, sono ancora perfettamente conservati. Conflitti, guerre e scorribande ne hanno segnato la millenaria storia e levigato i “margini”, ma il Ponte di Tiberio ha retto ad intemperie e perfino alle mine poste dai Tedeschi in rititata nell’ultimo conflitto mondiale. A commemorare duemila anni di storia, l’Ufficio Filatelico Numismatico della Repubblica di San Marino ha emesso una moneta in argento proof da 10 euro raffigurante al rovescio, in primo piano, il Ponte di Tiberio sormontato dalla riproduzione di una moneta antica con l’effige di profilo dell’imperatore. In alto la legenda PONTE DI TIBERIO, al centro la legenda 14 . RIMINI . 2014, in basso il valore 10 EURO. A completare la moneta il simbolo R identificativo della Zecca di Roma e il nome dell’autrice del bozzetto L. DE SIMONI (Luciana De Simoni); nel dritto lo stemma ufficiale della Repubblica di San Marino nella versione di Antonella Napolione adottata alcuni anni or sono. La moneta, che ha una tiratura massima prevista in 6000 esemplari, è in argento 925/.. e pesa 22,00 grammi per un diametro di 34,00 millimetri. E’ stata emessa ufficialmente il 22 luglio scorso.
Tiberio Giulio Cesare Augusto (Roma, 16 novembre 42 a.C. – Miseno, 16 marzo 37) fu il secondo imperatore romano, appartenente alla dinastia giulio-claudia, e governò dal 14 al 37 d.C. DFu adottato da Augusto nel 4 d.C. e alla morte del padre adottivo, il 19 agosto 14, ottenne il nome di Tiberio Giulio Cesare Augusto e poté succedergli ufficialmente nel ruolo di princeps, sebbene già dall’anno 12 fosse stato associato nel governo dell’Impero. In gioventù Tiberio si distinse per il suo talento militare conducendo campagne lungo i confini settentrionali dell’Impero e in Illirico. Dopo un periodo di volontario esilio sull’isola di Rodi, rientrò a Roma nel 2 d.C. e condusse altre spedizioni in Illirico e in Germania, dove pose rimedio alle conseguenze della battaglia di Teutoburgo. Asceso al trono, operò alcune importanti riforme in ambito economico e politico, e pose fine alla politica di espansione militare, limitandosi a mantenere sicuri i confini grazie anche all’opera del nipote Germanico Giulio Cesare. Dopo la morte di quest’ultimo, Tiberio favorì sempre più l’ascesa del prefetto del pretorio Seiano, allontanandosi da Roma per ritirarsi nell’isola di Capri. Quando il prefetto mostrò di volersi impadronire del potere assoluto, Tiberio lo fece destituire e uccidere, ma evitò ugualmente di rientrare nella capitale. Duramente criticato dagli storici antichi, quali Tacito e Svetonio, la sua figura è stata rivalutata dalla storiografia moderna come quella di un politico abile e attento.
Una veduta notturna del Ponte di Tiberio a Rimini (source: Web) Aureo con ritratto di Tiberio coniato dalla zecca di Roma (Au, mm 20, g 7,85) (source: Roma Numismatics Ltd. Auction 3, 2012, lot 413)