(di Mathias Paoletti) | Nel lontano 1866, un secolo e mezzo fa, il Canale di Suez era ancora in fase di costruzione e ogni anno le navi a vela mercantili di sua maestà Britannica – i celeberrimi “clipper” – dovevano solcare gli oceani per portare in patria dalla Cina, nel più breve tempo possibile, il nuovo raccolto di foglie di tè. Bevanda simbolo della società inglese, il tè rappresentava un business importantissimo per la Gran Bretagna al punto da spingere all’organizzazione di una vera e propria gara di velocità tra le navi da carico. Quella del 1866, in particolare, venne ribattezzata “The Great Tea Race” e vide nove “clipper” darsi battaglia all’ultimo vento per attraccare prima possible a Londra.
Partite dal porto cinese di Fuzhou, le navi giunsero sul Tamigi dopo un percorso di oltre 14 mila miglia nautiche e alla fine dell’estenuante corsa sulle onde la più veloce risultò il “Teaping”, che dopo 99 giorni di navigazione precedette di soli 25 minuti la diretta inseguitrice, l’“Ariel”. Il capitano del “Teaping” aveva a bordo un carico del valore di 1.108.709 sterline e la vittoria gli valse una serie di successivi, lucrosi ingaggi oltre ad un premio di 10 scellini per ogni tonnellata di tè trasportata a destinazione. Ma la grande corsa del 1866 ebbe anche riflessi meno positivi: il mercato inglese, infatti, venne invaso da oltre 45 mila tonnellate di tè, una quantità enorme che fece immediatamente crollare i prezzi. Nel 1869, con l’apertura del Canale di Suez, la stagione gloriosa dei “clipper” sulla rotta del tè lasciò il posto al transito, attraverso il Mar Rosso e il Mediterraneo, di meno poetici bastimenti a vapore.
Oggi le Isole Cook ricordano la “Great Tea Race” del 1866 con due nuove monete -celebrative 2 dollari e 10 dollari, i nominali – entrambe in argento 999 e con diametro “crown size” di 38,61 millimetri. La prima pesa 8 grammi, la seconda 2 once, ed entrambe abbinano al ritratto di Elisabetta II un rovescio ad altorilievo ispirato ad un dipinto di Jack Spurling. Grazie ad una nuova tecnologia di coniazione, Coin Invest Trust – che ha curato l’emissione, realizzata presso le officine Mayer’s Kunstprägeanstalt di Monaco di Baviera ha ottenuto rilievi e dettagli senza precedenti, che danno alle due monete – tirate, rispettivamente, in 2500 e 999 pezzi – un effetto suggestivo senza precedenti.