(a cura della redazione) | Un obiettivo inusuale ma, senza dubbio strategico quanto un deposito di esplosivi o una batteria missilistica: si tratta di un edificio bancario posto nel centro della città di Mosul dove – fanno sapere le autorità militati dei Washington – era depositato denaro contante per svariati milioni di dollari appartenenti all’ISIS e destinati al pagamento dei miliziani ed all’approvigionamento di armi e munizioni. Il “forziere” è finito sotto le bombe di un caccia americano durante un raid condotto tra l’11 e il 12 gennaio scorsi. L’incursione – che, secondo le informazioni fornite, ha provocato da 5 a 7 vittime – rientra nella strategia combinata di intelligence messa in atto con l’obiettivo di ridurre progressivamente le risorse a disposizione del Califfato, anche quelle finanziarie, che tanta importanza hanno nel sostegno sia ai combattenti sul terreno, tra Siria ed Iraq, che nel sostegno alla rete mondiale del terrore capeggiata da Abu Bark al-Baghdadi.