(di Mathias Paoletti) | Si svolgerà a Firenze dal 9 al 13 novembre il V Convegno Ecclesiale Nazionale che sarà scandito dal filo conduttore “In Gesù Cristo il Nuovo Umanesimo” e che vedrà anche la presenza di papa Francesco, che parteciperà all’assise e celebrerà la Messa allo Stadio comunale. “La città – scrive Bruno Santi – si sta preparando adeguatamente a questo incontro, che comporterà non solo una grande partecipazione per la visita pontificia, ma anche dalle proposte di meditazione e operatività sulle sorti spirituali e materiali del nostro tempo, così tormentato da situazioni di malessere sociale ed esistenziale”. Un ruolo importante, nell’ambito dell’organizzazione dell’importante evento, lo sta svolgendo la secolare istituzione dell’Opera di Santa Maria del Fiore, anche perché il Convegno sarà ospitato proprio nella Cattedrale fiorentina, capolavoro d’architettura e scrigno di tesori artistici conosciuti in tutto il mondo. In particolare, sono a carico dell’antico sodalizio la sistemazione del luogo, l’organizzazione logistica e la sicurezza, naturalmente in stretto collegamento con la Santa Sede.
Evoca tutto lo splendore del Quattorcento fiorentino la medaglia per l’Opera di Santa Maria del Fiore (source: Picchiani & Barlacchi)L’Opera di Santa Maria del Fiore, inoltre, ha deciso di solennizzare l’occasione – così significativa sia per i fedeli che per la società civile di Firenze e non solo – cercando di renderla tangibile attraverso un omaggio artistico che attesti al contempo accoglienza e riconoscenza. Al pontefice, perciò, verrà consegnata una speciale medaglia in argento con il simbolo dell’Opera e lo stemma pontificio. Ai partecipanti al Convegno verrà consegnata invece la versione in bronzo che raffigura lo storico stemma dell’Opera, l’“Agnus Dei” che regge la bandiera crociata e l’immagine della Cattedrale fiorentina, tratta da uno dei più antichi dei suoi documenti figurativi, quel “Codice Rustici” conservato nel Seminario arcivescovile e che mostra Santa Maria del Fiore e altre chiese della città di Firenze così come apparivano alla metà del Quattrocento. La realizzazione delle medaglie è stata affidata alla società Picchiani & Barlacchi, che dal lontano 1896 si occupa della realizzazione di ogni tipo di medaglie, stemmi, manufatti di carattere araldico e oggettistica d’arte.
Simbolica, potente ed evocativa la creazione di Francesco Bombardi per i 70 anni della FAO (source: Picchiani & Barlacchi)E’ invece opera del maestro Francesco Bombardi la medaglia ufficiale della FAO 2015, pure coniata dalle officine fiorentine e che, nel 70° anniversario di fondazione della Food and Agricolture Organization delle Nazioni Unite, sviluppa il tema “Agricoltura e protezione sociale per spezzare il cerchio della povertà rurale”. Si tratta di un messaggio in linea con i nuovi “Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”, approvati lo scorso settembre a New York, dall’Assemblea generale ONU. La medaglia attribuita all’Italia rappresenta da un lato l’uomo nel contesto di un paesaggio con spighe di grano, nell’altro un carro di buoi, due immagini che incarnano un concetto semplice quanto antico: l’alimento primario e il modo per ottenerlo. Il tutto, nell’inconfondibile stile del maestro Bombardi.
Il padre della lingua italiana celebrato con un “revival d’autore”, realizzato quasi un secolo fa da Gastone Picchiani (source: Picchiani & Barlacchi)Ultima, ma non ultima, è uscita dalle presse della Picchiani & Barlacchi anche una coniazione “dantesca”, immancabile nell’anno del 750° anniversario dalla nascita del Sommo Poeta. Si tratta di una medaglia commissionata da Mandragora, una società nata a Firenze nel 1985 e specializzata nella gestione di bookshop ed eventi museali, come quelli del complesso cattedrale fiorentino (Cripta di Santa Reparata, Campanile di Giotto, Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore), di Palazzo Medici Riccardi e della Cappella Brancacci, e di altri ancora. Caratteristica della coniazione è che il dritto della medaglia proviene da un conio originale realizzato da Gastone Picchiani, fondatore insieme a Bruno Barlacchi dello stabilimento fiorentino. Il rovescio, invece, fa riferimento alla Biblioteca Medicea Laurenziana, altra istituzione culturale fiorentina dalla lunga storia. La bella medaglia, in bronzo, è in edizione limitata di 300 esemplari.