(di Antonio Castellani) | Risale a circa duemila anni fa il tesoro di monete scoperto in un insediamento ebraico presso il Secondo Tempio dagli esperti della Israel Antiquities Authority e il cui rinvenimento è stato annunciato all’inizio di agosto. La scoperta è stata effettuata, in realtà, alcuni mesi fa, durante i lavori di ampliamento dell’autostrada che collega Gerusalemme a Tel Aviv. “Il ripostiglio, che sembra essere stato sepolto diversi mesi prima della caduta di Gerusalemme – secondo gli archeologi – offre uno sguardo prezioso sulle vite di quanti vivevano alla periferia di Gerusalemme alla fine della rivolta“. Occultate in un contenitore di ceramica, le monete sono in totale 114 – tutte in bronzo – e risalgono al quarto anno della grande rivolta degli Ebrei contro i Romani che, nel 70 d.C., portò alla distruzione del Tempio. Tutti gli esemplari portano impresso un calice e la scritta in ebraico “Per la redenzione di Sion” su un lato. L’altra faccia riporta la data di emissione e raffigura un motivo di un lulav (un fascio fatto da fronde di rami degli alberi di palma, mirto e salice) e un etrog (frutto del cedro), oggetti usati durante la tradizionale Festa dei Tabernacoli.
Uno degli esemplari del ripostuglio di Gerusalemme (source: web)