(a cura della redazione) | E’ disponibile già da alcuni mesi l’edizione 2015-2016 del catalogo prezziario delle banconote italiane ideato alcuni anni or sono da Guido Crapanzano ed Ermelindo Giulianini e che, in questo caso, si avvale della revisione operata dal giovane professionista e specialista del settore Gerardo Vendemia. Un catalogo, sottolineano gli autori, nato da cinquant’anni di passione e di collezionismo che hanno, inevitabilmente, condotto a ricerche capillari non solo sulle emissioni cartacee più note ma soprattutto su serie ed esemplari a proposito dei quali si è, in passato, scritto poco o nulla, o fornendo informazioni non sempre corrette. Una piccola guida sul collezionismo di banconote, sulla rarità e sulla reperibilità delle stesse, oltre che su come leggere un biglietto di banca apre il volume al quale seguono le sezioni di catalogo vere e proprie dedicate alla Banca Nazionale nel Regno d’Italia, ai biglietti consorziali, a biglietti di cassa e buoni di Stato, alla Banca d’Italia (le cui emissioni sono suddivise tra Regno e Luogotenenza, Repubblica Sociale e Repubblica Italiana) per concludere con i biglietti di occupazione, suddivisi tra quelli italiani per territori esteri e, viceversa, quelli prodotti da autorità straniere sul nostro territorio nazionale.
La copertina dell’ultima edizione del catalogo “La cartamoneta italiana” (source: archive)
Sistematiche e dettagliate le schede, illustrate integralmente a colori: per ciascuna tipologia di biglietti si trovano indicati i decreti di emissione, le firme, le tirature, i numeri di serie, la rarità e le valutazioni in cinque gradi di conservazione; queste ultime, in particolare, sono state curate da Gerardo Vendemia a seguito di una sistematica analisi del mercato italiano ed internazionale. Agile nella veste editoriale e facilitato nella consultazione dalla costola a colori, che permette di identificare le principali sezioni, il catalogo prezziario è completato da note e curiosità che permettono sia al neofita che al collezionista più esperto di districarsi nel complesso mondo delle banconote italiane. Si attende ora la nuova versione aggiornata del secondo volume del “Corpus notarum pecuniarum Italiae”, quello dedicato agli Stati preunitari e ai settori specialistici, che finora ha avuto – correva l’anno 2010 – una sola edizione.