(di Antonio Castellani) | Il XV Congresso Internazionale di Numismatica che si è tenuto a Taormina da 21 al 26 settembre scorsi è stato, fra l’altro, anche l’occasione per la consegna di riconoscimenti e premi riservati a ricercatori del settore. Tra questi, spiccano il Concorso a premio tesi di laurea in numismatica “Pro Mario Traina” (seconda edizione) e il Premio “Memmo Cagiati” organizzati dall’Accademia Italiana di Studi Numismatici e ai quali hanno preso parte numerosi giovani numismatici. Dei due riconoscimenti abbiamo già avuto modo di parlare nei mesi scorsi (leggi qui): è giunto quindi il momento di pubblicare le graduatorie finali relative ai premiati. La Commissione giudicante ha assegnato il Premio “Pro Mario Traina” a Selene Pacelli per la sua tesi dal titolo “Le emissioni monetarie di Festos” definita “di eccellente livello scientifico” sia per l’approfondimento che per l’analisi delle fonti; il tutto, con un apparato iconografico e di note di elevata qualità.
Antoniniano a nome di Vittorino con al rovescio il “Sol invictus” (source: Gitbud & Naumann)Seconda classificata Anna Sapienza, con la tesi “Tetraskeles e triskeles sulle monete antiche: semantica dei tipi”. La giovane studiosa messinese ha prodotto una ricerca che “presenta aspetti veramente innovativi e conclusioni apprezzabili nonostante i numerosi studi sull’argomento”. Terzo premio, invece, a Matteo Broggini con “Il Tesoro di Montella (Avellino). Fiorini e ducati d’oro occultati nella metà del Trecento”. I tre premi speciali conferiti come menzione onorevole tra le tesi presentate sono andati invece a Alessandro Duiz, triestino, autore di “Pesare la moneta nell’Europa germanica dell’Alto Medioevo: nuovi spunti di riflessione”, ad Esmeralda Calcullo che ha approfondito “Il Sol nelle monete romane” e a Sara Cappelletti per la tesi dedicata a “Le monete bilingui di Mahmusd di Ghazna”. Numerose, infine, ed altrettanto interessanti, le tesi in concorso e non premiate, inviate da atenei di tutt’Italia e su temi assai vari, dallo studio di rinvenimenti monetali alle analisi ad alta tecnologia applicate alla numismatica, dalla medaglistica d’arte all’analisi sistematica dei tipi monetali di zecche e periodi specifici.
Il triscele è uno dei simboli più intriganti che appaiono su moneta: eccone un doppio esempio su un diobolo di Lymira (Licia) del IV secolo a.C. (source: Numismatik Lanz)Per quanto riguarda il Premio “Memmo Cagiati”, il pescarese Simonluca Perfetto si è classificato al primo posto con “La unitat monetària de les Dues Sicilies pel català Francesc Ximenis. La magistratura de la seca i el Llibre de Comptes de la seca de Nàpols (1453-1454)”, seguito da Antonino Crisà che ha analizzato (“An Eihteenth-Century Sicilian Coin Hoard from the Termini-Cerda Railway Construction Site (Palermo, 1869)” e da uno studio a quattro mani – firmato da Michelangelo Bonì e Davide Maria Gabriele che hanno ricostruito attraverso le medaglie la vita di Michele Laudicina, “un genio trapanese”. In concorso anche altri contributi apparsi su riviste di settore tra i quali, per la prima volta in Italia, “C’era una volta il tesoretto di Lavello” di Luigi Lamorte, pubblicato online da “Il giornale della numismatica” (leggi qui).
Una delle bellissime medaglie incise da Michele Laudicina nel XIX secolo (source: Numismatica Ranieri)In occasione del XV Cin di Taormina, l’Accademia ha anche presentato il numero speciale 34 del proprio “Notiziario” che riassume, oltre ai premi appena citati, le ultime attività del sodalizio – che si avvia nel 2016 a festeggiare vent’anni di attività – e i curricula di due nuovi accademici, Giovanni Battista Vigna e Federico Carbone. Recensioni di novità editoriali e interventi del presidente Giuseppe Ruotolo completano il bollettino informativo interno dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici.