(informazione pubblicitaria) | L’asta d’autunno di Nomisma, la n. 53, si terrà presso il Palace Hotel della di San Marino il 20 e 21 ottobre prossimi e proporrà quasi 2300 lotti che vanno dalle coniazioni antiche, alle moderne, sia italiane che estere, fino alle contemporanee, con nuclei e collezioni interessanti per rarità e qualità. Tra le monete antiche, particolare importanza rivestono le imperiali romane, in particolare due aurei, il primo di Adriano (n. 140, Spl/ Spl+, 12.000 euro di base) con, al R/, la lupa stante a sinistra che allatta i gemelli, il secondo di Gordiano (n. 193, qFdc, 10.000 euro) con ritratto laureato dell’imperatore a destra. Splendido poi l’aureo di Probo con al R/ la “Securitas” seduta a sinistra e nell’esergo la sigla della zecca di Siscia (n. 207, Fdc, 25.000 euro). Dell’ultima età imperiale è il raro solido a nome di Libio Severo (n. 241, Spl, 10.000 euro) coniato probabilmente in Gallia.
L’epoca d’oro di Roma imperiale è ben simboleggiata da questo aureo di AdrianoRicca è anche la sezione di barbariche, tra le quali alcune coniazioni ostrogote di grande rarità, come il solido ravennate (n. 346, Bb+/Spl, 8000 euro) con la Vittoria stante e il monogramma di Teodorico al R/, appartenuto alla collezione Victor Adda. A seguire anche una bella serie di quarti di siliqua con diverse varianti. Una moneta di estrema rarità ed importanza storica è il denaro di Ravenna con monogramma di Carlo Magno, probabilmente coniato a Ravenna (n. 378, qFdc, 10.000 euro).
Due rarità della zecca di Ravenna in vendita da Nomisma: un solido di Teodorico e un denaro di Carlo MagnoLa sezione di monetazione estera presenta una grande varietà di esemplari dall’Afghanistan al Venezuela, passando per belle e rare coniazioni albanesi, brasiliane, inglesi, spagnole e portoghesi. Tra le albanesi citiamo il famoso 20 franca del 1926 con il simbolo del fascetto (n. 37, Spl, 7500 euro) e tra le portoghesi la dobra da 8 escudos 1732 di Joao V (n. 629, Spl/Spl+, 12.000 euro).