(articolo sponsorizzato da Bolaffi Metalli Preziosi) | Ultimo aggiornamento per le news di Bolaffi Metalli Preziosi prima della pausa estiva: la newsletter bisettimanale e i report settimanali torneranno online, puntualmente, da fine agosto. Per quanto riguarda la settimana di contrattazioni da lunedì 20 a venerdì 24 luglio, è da rilevare come per la prima volta da inizio 2015 l’oro è sceso sotto la soglia dei 1.000 euro l’oncia. Le quotazioni di riferimento riportate sono quelle relative al Fixing Bolaffi Metalli Preziosi. Per visualizzare il grafico interattivo e dinamico delle quotazioni clicca qui; per iscriverti alla newsletter di Bolaffi Metalli Preziosi e ricevere aggiornamenti sul mondo dell’oro visita il sito (clicca qui).
Sintesi della settimana | Alla riapertura dei mercati lunedì 20 l’oro ha iniziato una fase di discesa che si è protratta per tutta la settimana fino a portare il fixing sotto quota 1.000 euro per oncia; al termine delle contrattazioni di venerdì 24, il metallo prezioso si è attestato a quota 31,69 euro per grammo con una contrazione percentuale sul periodo – una delle settimane più pesanti degli ultimi mesi, paragonabile solo alla prima di giugno – del 3,19%.
Sintesi del mese | Anche la performance del mese dal 24 giugno alla stessa data di luglio è risultata negativa dal momento che, nel periodo in oggetto, la quotazione del metallo prezioso si è ridimensionata del 6,05%; in termini assoluti, il prezzo del grammo d’oro è sceso di 2,04 euro. Il massimo mensile è stato raggiunto il 29 giugno a quota 33,97 euro al grammo.
Sintesi dell’anno | L’andamento della settimana scorsa ridimensiona in modo piuttosto marcato anche il risultato dell’ultimo anno, dal 24 luglio 2014 alla stessa data del 2015; nel periodo, infatti, l’incremento di quotazione è quantificabile in un +2,71%. Il fixing di 29,42 euro per grammo del minimo di periodo è stato registrato il 5 novembre 2014, il massimo di 36,94 euro – ben lontano, al momento – nella seduta del 23 gennaio 2015. Le quotazioni anno oscillato in una forbice di 7,52 euro, dei quali solo 0,84 rappresentano l’incremento effettivo.