(di Roberto Ganganelli) | Per l’arte della medaglia, in Italia, molto importanti sono gli inizi del Novecento, periodo in cui l’eclettismo post unitario e il decorativismo Art Nouveau si fondono in opere di particolare interesse e bellezza, tali da essere ancora oggi al centro dell’attenzione tra i collezionisti. Fra gli artisti del periodo si devono ricordare Pietro Canonica, Ludovico Pogliaghi, Leonardo Bistolfi, Luigi Giorgi, Domenico Trentacoste e Davide Calandra, autori anche di modelli per monete. Oltre a loro, naturalmente, vi è anche Egidio Boninsegna che, nato a Milano il 22 agosto 1868, ultimo figlio di una famiglia numerosa, da giovanissimo iniziò a contribuire al sostegno della famiglia aiutando il padre panettiere. Ultimate le elementari, dopo aver conseguito l’attestato di avviamento al lavoro, si iscrisse all’Associazione di Mutuo Soccorso di Milano ed iniziò a lavorare a tempo pieno nel negozio del padre.
Spinto dall’interesse verso l’arte si iscrisse ai corsi serali, tenuti presso la Scuola d’Arte Applicata alle Industrie, promossi dal Comune di Milano e a soli diciassette anni ottenne un primo riconoscimento per l’impegno svolto nei corsi di disegno ornamentale e modellazione, materie ricercate nel settore dell’artigianato artistico che in quegli anni viveva un momento di grande fervore. Al termine degli studi iniziò un periodo di apprendistato come incisore presso la ditta Johnson ed ebbe il privilegio di collaborare con Angelo Cappuccio. Nel 1887 si iscrisse quindi alla scuola serale della Reale Accademia di Belle Arti dove completò la propria formazione artistica ottenendo premi ed encomi tanto che, nel 1892, grazie ai meriti scolastici ottenuti, venne iscritto d’ufficio al corso speciale di scultura diretto da Enrico Butti.
Il 15 luglio 1894, a conclusione degli studi, la commissione accademica delle Belle Arti gli conferì, come menzione onorevole per i risultati raggiunti, la medaglia d’argento. Nel 1895, a soli 27 anni, si iscrisse al concorso per tutte le discipline artistiche delle Regie Accademie d’Italia istituito dal Ministero della Pubblica Istruzione. Il 12 gennaio 1896 il Consiglio accademico delle Belle Arti di Milano gli comunicò l’accettazione della candidatura invitandolo a recarsi a Roma per la prova di selezione di scultura. A causa della morte del padre, tuttavia, dovette tornare a Milano e qui rimase aiutando la madre nel sostentamento della famiglia. Qualche mese più tardi gli fu comunicata l’ammissione all’esame finale del concorso e si recò di nuovo a Roma. Il 30 novembre 1896 il ministro della Pubblica Istruzione emanò il decreto di conferimento allo scultore Egidio Boninsegna della “pensione artistica” per la durata di quattro anni a decorrere dal 1° gennaio 1897.