Ennesima settimana incerta, con risultato finale frazionariamente negativo, per il mercato del metallo prezioso. Se, infatti, nella giornata di lunedì 9 luglio l’oro ha tentato un minirimbalzo, le due successive sedute hanno segnato in negativo la settimana e nemmeno due giornate di sostanziale stabilità (quelle di giovedì e venerdì) hanno permesso di riportare la quotazione per lo meno sui livelli del venerdì precedente.
Sintesi della settimana | Il -0,23% finale equivale a -8 centesimi di euro sul prezzo del grammo che, al fixing di venerdì 13 luglio, si attesta a 34,26 euro dopo aver toccato, in settimana, un massimo relativo di 34,51.
Sintesi del mese | Come appare dal grafico, gli ultimi trenta giorni sono stati caratterizzati da continui ridimensionamenti del prezzo dell’oro, intervallati da appena sei giornate con segno più o all’insegna della stabilità. Una debolezza generale che ha fatto lasciare sul terreno al grammo di fino ben 1,15 euro pari al 3,26% rispetto alla quotazione del 13 giugno.
Sintesi dell’anno | All’orizzonte dei 365 giorni, il metallo prezioso appare pressoché stabile, con un -0,36% equivalente a -12 centesimi di euro al grammo. Il grafico annuale, tuttavia, rivela una realtà non così neutra, dato che nell’ultimo anno l’oro ha vissuto fasi alternate di crescita e di calo senza, tuttavia, imboccare una direzione precisa né riuscire a consolidare un risultato corposo. Concludendo con l’anno solare 2018, alla data del 13 luglio l’oro lascia sul terreno il 2,25%.