A sedici anni dal passaggio all’euro la lira italiana torna sul mercato. Non è una fake news e neppure un rigurgito nostalgico. Il vecchio conio riappare infatti come moneta digitale in un progetto italoamericano chiamato ITL, Italian Lira.
Basata sulla blockchain di Ethereum, ITL ha come obiettivo creare un sistema di pagamento utilizzando la tecnologia del blockchain. Si tratta della stessa, per intenderci, che sta dietro Bitcoin. Con il vantaggio di svincolare la moneta dai governi e da terze parti, senza commissioni né confini.
Il progetto è stato avviato nel 2017 e andrà avanti fino al 2019 con l’elenco, la classificazione e la vendita dei token. Nel 2019 inizierà poi la distribuzione agli utenti e la creazione di carte di debito dedicate. L’anno successivo sarà definito il design e lo sviluppo dei terminali pos basati sulla blockchain. Nel 2021 dovrebbe essere quindi disponibile la distribuzione dei pos nei negozi mondiali. Nel 2002 toccherà poi ai sistemi di pagamento mobile via wireless, mentre nel 2021 è prevista l’apertura di uffici ITL nei cinque continenti con team di sviluppo collegati. Infine entro il 20132 dovrebbe essere raggiunto il limite massimo di monete, fissato in 100 miliardi.
La lira tradizionale è stata nelle tasche degli italiani per 142 anni creando anche qualche problema. La lira in versione 2.0 nelle intenzioni degli ideatori sarà invece indipendente dall’inflazione e dalle sue oscillazioni e potrà essere utilizzata per ogni tipo di transazione.
Gli sviluppatori stanno lavorando anche alla realizzazione di carte di debito multiwallet che permetteranno conversioni fra le varie criptovalute e le monete tradizionali.
Sarà interessante osservare nei prossimi giorni la risposta degli investitori.